Sarà anche un Toro incerottato quello che sabato riceverà il Napoli. Ma non per questo servono alibi. Lo dice chiaramente Lello Vernacchia, il nostro esperto di tattica: “Delle due assenze pesanti quella che mi preoccupa di più è Brighi visto come stava giocando ultimamente e anche perché un giocatore con quelle caratteristiche non c’è. Ma in ogni caso la squadra sta bene e queste sono partite che darebbe fastidio perdere, anzi è obbligatorio fare risultato”.
Vernacchia non sminuisce certo l’avversaria, ma è convinto che il Toro abbia le armi giuste, soprattutto cambiano uomini più che modulo.: “Anche alla luce dio quello che proporrà Mazzarri con le due mezze punte dietro a Cavani, io partirei con una difesa che metta Darmian, Glik, Rodriguez e Masiello, andando a tamponare ulteriormente le fasce, dove potrebbe agire gente veloce come Maggio e Zuniga o Armero, con Santana a destra e D’Ambrosio a sinistra, per cautelarmi e ripartire. In mezzo Gazzi con Basha e Cerci invece per una volta trequartista ad inserirsi dietro alla punta. Quindi, volendo uno che faccia da boa per gli inserimenti penso a Bianchi”.
Soluzione inedita, ma praticabile: “Cerci è tornato devastante sulla fascia ma in fondo quel ruolo lui come Santana l’hanno già ricoperto a Firenze. E potrebbe essere un’alternativa giusta per scardinare la linea difensiva di Mazzarri, molto fisica ma non sempre altrettanto tecnica. Ovviamente il Napoli tra le due è quella che più ha bisogno del risultato, occorrerà tamponare e ripartire”.
Quanto ad uno dei temi caldi stagionali, quello legato al mercato, ha idee chiare: “In estate ci sarà da lavorare in primi sul centrocampo e poi sull’attacco soprattutto alla luce della partenza di Bianchi. Ma credo che abbia ragione Ventura quando dice che con tre-quattro ritocchi di peso il Toro sarà a posto”.
Redazione TN
(foto M.Dreosti)
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