di Guido Regis *
columnist
Voglia di Toro, voglia di stadio (1)
Lunedì 26 Luglio ho ricevuto una telefonata di uno dei componenti dell’associazione ToroMio.Mi informava che la mattina successiva sarebbe venuto da Milano Pedro Nunes, responsabile della Red Bull Italia e Malta. Gli aveva domandato di accompagnarlo a visitare alcuni siti Granata con la prospettiva di proporre a Settembre al grande capo austriaco un eventuale progetto di acquisto del Toro, ovviamente con l’intento di incrementare il lancio pubblicitario in Italia della loro impresa.Il programma prevedeva la visita a Superga, un incontro con Sbriglio ed una visita all’Olimpico, al Filadelfia, ad alcuni terreni comunali che potevano essere adibiti a strutture sportive, di aggregazione e non solo legate al Toro, un incontro con un imprenditore locale e quindi una mezz’ora nel tardo pomeriggio in regione a parlare anche con l’attuale presidente Cota per sondare le sue disponibilità in proposito.Mi domanda se voglio partecipare al tour ed ovviamente con sommo rammarico gli faccio presente che “stranamente” anche martedì avrei lavorato in ospedale per quasi tutto il giorno.Restiamo d’accordo che nel tardo pomeriggio gli avrei fatto una telefonata e, se riuscivo a completare gli esami in tempo utile, li avrei raggiunti in centro per incontrare Nunes di persona.Ci si congeda con l’assoluta promessa di non diffondere la notizia perché entrambe consapevoli che non avrebbe fatto bene a nessuno e così è stato fatto, almeno da parte nostra.Come nei più tipici racconti Fantozziani pochi minuti dopo, uscendo dal CTO, mi sono reso conto che la mia auto aveva un guasto per cui sono stato costretto a portarla dal granatissimo meccanico vicino a casa mia il quale mi ha chiaramente fatto intendere che avrei dovuto farne a meno per almeno due o tre giorni.La mattina successiva mi sono allora recato in ospedale in bici. L’amico mi ha telefonato un paio di volte pensando che potessi liberarmi ( beati coloro che svolgono lavori meno vincolanti del mio). Gli ho fatto presente dell’ulteriore “contrattempo” ma mi sono ripromesso di raggiungerli in Piazza Castello ad incontro con Cota terminato.Così è stato. La pista ciclabile del Valentino e l’attenuarsi della calura mi sono corse in aiuto ed in poco più di un quarto d’ora ero in Piazza Vittorio. Appena giunto ivi ricevo la telefonata di M. e ci accordiamo per un incontro al bar Fiorio. Pochi istanti e sono li, io in bici e loro in auto lussuosa di rappresentanza, sorridenti ad attendermi.Con Pedro è simpatia immediata; dopo i convenevoli ed aver legato la bici ad un palo, apro subito il pacchettino che mi ero portato dietro e gli consegno la sciarpa del nostro Club. Se la mette al collo goduto; noterò in seguito come la stringerà con entrambe le mani per la successiva mezz’oretta nella quale chiacchiereremo gustandoci l’ottimo gelato della storica cremeria torinese.Nunes è venuto per portare avanti un idea che era già stata abbozzata due mesi prima, grazie proprio all’incontro con M. di ToroMio. L’idea ed il motivo principale della visita è il Toro. Non c’è dubbio che negli incontri con le personalità politiche abbia anche parlato di altri progetti, ma il principale è il Toro. Io sono un romantico, l’avrete compreso spero, ma nel contempo sono un razionale ipercritico che sa stare con i piedi per terra e non ho alcuna voglia di indossare le ali prima del tempo. Questo non m’impedisce di dire come stanno le cose, di notare particolari magari apparentemente insignificanti e mi piacerebbe imparassero a farlo anche tanti fratelli granata, senza mettere in mezzo altri interessi che con la vera passione per il Toro stridono un po’.Perché tutto questo è vera, unica, sana, voglia di Toro.Nella parte 2, per chi vorrà, mi dedicherò al proseguo dell’incontro con Nunes.* presidente Toro Club C.T.O. "C. Sala"
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