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Enrico Tardy
Enrico Tardy Columnist 
Prima che sia troppo Tardy / Torna la rubrica di Enrico Tardy: "Obiettivo, sacrificio, risultato! Questo sarebbe lo slogan da scrivere a caratteri cubitali negli spogliatoi"

"Il treno dei desideri all'incontrario va..." così cantava Adriano Celentano negli anni del boom economico, proprio come i tifosi del dopo la gara con il Parma. Poco da dire sulla gara, vittoria meritata degli emiliani, Toro "sampdorianizzato" e mai capace di proporre gioco ed organizzazione. Detto ciò ci chiediamo tutti il motivo dell'involuzione così netta dopo l'ottima gara con la Samp. Aggrappiamoci ai numeri per provare a capire qualche cosa dopo quasi un terzo di campionato: abbiamo gli stessi punti dello scorso anno, abbiamo una proiezione di 53/54 punti, siamo poco "affidabili" come serie di risultati e prestazioni positive consecutive, idem ut supra, abbiamo speso più denari per acquistare calciatori in apparenza migliori di quelli in rosa la passata stagione, e qui sta la differenza (mancata) rispetto al passato.

Se Meité e Aina hanno fornito un buon apporto, nessun valore aggiunto è stato portato da Zaza, Soriano, Izzo e dal brasiliano, ad oggi sconosciuto, Bremer. Per ragioni tattiche, tecniche, fisiche non hanno apportato nulla di più di coloro che hanno giocato lo scorso anno. Ad oggi è così, felice nei prossimi due terzi di torneo di venire smentito. Ogni tifoso del Toro ritiene di conoscere motivi e soluzioni di queste difficoltà: colpa del Presidente, allenatore, ds, ecc... io dico una cosa: una società nella quale i calciatori prendono una serie di gol a seguito di leggerezze incredibili (vedi Napoli, Fiorentina, Parma) causate da scarsa concentrazione, determinazione, convinzione, ha evidentemente difficoltà a far capire ai propri dipendenti-atleti che cosa significhi lottare e soffrire per un obiettivo ed una maglia. Obiettivo, sacrificio, risultato! Questo sarebbe lo slogan da scrivere a caratteri cubitali negli spogliatoi! Altro che sentire in conferenza stampa dire: eravamo distratti o poco concentrati... Diversamente rimarremo sempre prigionieri dei nostri limiti ed uguali a noi stessi.

Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.