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- Redazione TORONEWS
L’Italia è pronta ad affrontare l’Ungheria nella sfida valida per la seconda giornata del Gruppo 3 della Lega di Nations League. Gli azzurri sono reduci dal pari di Bologna contro la Germania: l’1-1 ha portato le firme di Pellegrini e Kimmich. Debutto vincente, invece, per gli avversari, che hanno piegato 1-0 l’Inghilterra grazie al calcio di rigore trasformato da Szoboszlai. Italia – Ungheria si giocherà domani, martedì 7 giugno 2022 all’Orogel Stadium di Cesena. Calcio d’inizio alle ore 20.45.
GLI ULTIMI RISULTATI – All’interno del gruppo di Mancini pesa ancora l’esclusione dal Mondiale: la sconfitta rimediata contro la Macedonia del Nord nella semifinale degli spareggi per Qatar 2022 è stato un boccone troppo amaro da digerire, soprattutto perché si tratta della seconda “assenza” di fila dopo quella del 2018. Non sono arrivati buoni segnali dalla Nazionale nella Finalissima di Wembley contro l’Argentina, mentre il pareggio contro la Germania sembra essere il primo passo verso una fase di ricostruzione. Ora, l’Italia ha altre tre gare in programma nel mese di giugno, le restanti di Nations League si disputeranno a settembre. Le vincitrici di ogni girone della Lega A – sono 4 – si qualificano per le Finals della competizione, in programma a giugno 2023. Dopo il KO contro la Macedonia, gli azzurri hanno giocato e vinto una sola amichevole contro la Turchia, lo scorso 29 marzo. Dall’altra parte, la Germania ha chiuso al primo posto il girone di qualificazione per Qatar 2022 con 27 punti, superando Israele nel test amichevole successivo e pareggiando contro l’Olanda. Come riporta OddsChecker, si tratta di un pari arrivato dopo 8 vittorie consecutive: l’ultima sconfitta era giunta agli ottavi dell’Europeo contro l’Inghilterra lo scorso giugno.
I PRECEDENTI – Italia e Ungheria si sono sfidate già in 34 occasioni. Il bilancio pende dalla parte degli azzurri, protagonisti di 16 vittorie contro le 9 collezionate degli avversari, 9 i pareggi. L’ultimo scontro diretto con l’Ungheria risale al 22 agosto 2007. A Budapest, in amichevole, finì 3-1 per i padroni di casa. Sulla panchina dell’Italia sedeva Roberto Donadoni. Al vantaggio iniziale di Antonio Di Natale al 48’, seguirono le reti ungheresi di Juhasz al 60’, Gera su rigore al 65’ e Feczesin al 76’. Tuttavia, è da evidenziare il fatto che gli azzurri non abbiano mai subito sconfitte contro l’Ungheria nelle 6 gare valevoli per manifestazioni ufficiali UEFA e FIFA, nelle quali ha conseguito 4 vittorie e 2 pareggi. Sorride all’Italia anche il dato relativo alle gare giocate a Cesena: 3 vittorie su 3 all’Orogel Stadium. L’ultima è datata 18 novembre 2009, Italia – Svezia 1-0, decisa da Chiellini. Numeri di questo tipo fanno in modo che si alzi la quota del 2, e dunque il segno che prende in considerazione la vittoria dell’Ungheria: optando per Goldbet, gli uomini guidati dal ct Rossi hanno solamente l’11.8% di uscire da Cesena con i tre punti in tasca.
LE QUOTE – Secondo le rilevazioni di OddsChecker, Italia – Ungheria sarà una gara tutt’altro che equilibrata. I padroni di casa, anche in virtù del “fattore campo”, sono super favoriti. Il successo del gruppo guidato da Mancini, dunque, si attesta al 71.4%, contro l’11.8% per il trionfo degli ospiti e il 22.2% attribuito al pareggio. La forbice tra il segno 1 e il 2 è particolarmente ampia, mentre i bookie mostrano di non aver preso una posizione chiara in merito al numero di goal che arriveranno nel corso dei 90’. Su Betfair, ad esempio, l’Over 2.5 vanta una percentuale del 52.6 contro quella dell’Under 2.5 (53.5). Su Pokerstars, invece, le probabilità sono le medesime: 55.6%. L’ipotesi che entrambe le nazionali riescano ad andare a segno è in svantaggio. Seguendo LeoVegas, ad esempio, lo scenario ha il 42.9% di probabilità di verificarsi. La situazione opposta, e dunque quella che vede il numero “zero” accanto a una delle due formazioni, ha il 63.7%. Gli esperti, infine, si sono sbilanciati in merito ai marcatori: Belotti, Scamacca e Raspadori gli indiziati speciali ad andare in rete: la percentuale è per tutti del 44.4 (la soglia si alza ancora se si ipotizza che uno di loro possa esser primo marcatore, arrivando al 22.2%).
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