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É il giorno del verdetto della Corte Sportiva d'Appello sul caso Lazio-Torino. Alle 12.30, in videoconferenza, la società biancoceleste si presenterà davanti alla corte presieduta da Piero Sandulli per chiedere il 3-0 a tavolino. Lotito insiste: il Toro non poteva invocare cause di forza maggiore. In ballo ci sono anche i provvedimenti adottati dalla Asl di Torino: la quarantena disposta il 23 febbraio non poteva decorrere dal 24 e scadere il 2 marzo, proprio nel giorno in cui era in programma la partita dell’Olimpico. La società granata si è costituita con un contro-ricorso: la sentenza è attesa nel pomeriggio. Facile prevedere che, in un caso o nell'altro, la società soccombente effettuerà un altro ricorso al Collegio di Garanzia del Coni. Di seguito tutti gli aggiornamenti di questo lunedì 29 marzo.
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Lazio-Torino, slitta il verdetto: i giudici si prendono qualche giorno
Le ultime / Oggi si discute il ricorso della società biancoceleste davanti alla corte presieduta da Piero Sandulli
- 29 mar
Vale comunque ricordare che oggi nessun verdetto verrà espresso. I giudici hanno deciso di prendersi qualche giorno prima di esprimerlo, rielaborando quanto discusso oggi durante il dibattimento.
- 29 mar
Dopo il pronunciamento della Corte Sportiva d’Appello, ricordiamo, resterà solo, in sede di giustizia sportiva, l’eventuale ricorso al Collegio di garanzia presso il Coni, lo stesso organo che ribaltò i precedenti verdetti del primo e secondo grado e diede ragione al Napoli disponendo il recupero della partita con la Juve dello scorso 4 ottobre.
- 29 mar
Al termine del dibattimento, comunque, è stato deciso di rinviare il verdetto ai prossimi giorni. I giudici della prima sezione della Corte d'appello della Figc hanno annunciato che arriverà il verdetto, integrato dalle motivazioni, esposte sotto, solo nei prossimi giorni.
- 29 mar
La Lazio nel dibattimento presso la Corte d'appello della Figc ha ribadito le ragioni per cui la partita andava comunque giocata e per questo ha chiesto l'omologazione del risultato di 3-0 a tavolino. Alcune delle ragioni ve le abbiamo proposte nell'arco della giornata.
- 29 mar
All'uscita dalla Corte d'appello della Figc l'avvocato del Torino Eduardo Chiacchio ha spiegato: "Abbiamo ribadito di aver provato documentalmente le ragioni del Torino con la conferma della sentenza del giudice sportivo. È innegabile la causa di forza maggiore per cui il Torino non poteva raggiungere l'olimpico per la partita del 2 marzo".
- 29 mar
Si è concluso il dibattimento presso la Corte d'appello della Figc sul caso Lazio-Torino. La discussione, in modalità a distanza, è durata un'ora circa.
- 29 mar
Controattacco Lazio: Claudio Lotito ci prova con un precedente di Nations League, quello tra Svizzera e Ucraina, vinta dagli elvetici 3 a 0 a tavolino, a causa di un focolaio Covid che non permise il regolare svolgimento della partita. Ma l'argomentazione biancoceleste è poco calzante, essendo in primo luogo differenti i protocolli in vigore.
- 29 mar
Tra gli argomenti di Lotito c'è Juventus-Napoli
- 29 mar
Nel caso non venga assegnato il 3-0 a tavolino, la partita potrebbe essere recuperata il 17 maggio, costringendo così la finale di Coppa Italia a cambiare sede. Mapei di Reggio Emilia o San Siro le opzioni.
- 29 mar
Il noto avvocato esperto in diritto sportivo, Enrico Lubrano, si è espresso così in esclusiva a Toro News in vista del Giudizio di appello su Lazio-Torino:"Ritengo molto difficile che la Corte Sportiva d'Appello ribalti la decisione del Giudice Sportivo".
- 29 mar
In merito, le parole dell'avvocato della Lazio, avv. Gentile, degli scorsi giorni: "La Lazio vuole il 3-0 a tavolino. Questo è un processo che riguarda tutto il campionato".
- 29 mar
Alle 12.30 è previsto il via dell'udienza, in videoconferenza, sul caso Lazio-Torino davanti alla Corte d'Appello.
LA VICENDA - Lazio-Torino era in programma il 2 marzo scorso ma non si è disputata a causa del mancato arrivo dei granata a Roma, i quali furono bloccati a Torino dall'Asl locale dopo che emersero diversi casi di positività al Covid-19 nel gruppo squadra. L'Asl di riferimento infatti, dispose l'isolamento domiciliare a tutti i calciatori granata e staff dal 23 febbraio a proprio il 2 marzo (compreso), impedendo così la disputa sia di Torino-Sassuolo (in programma il 26 febbraio), che di Lazio-Torino. La prima gara è stata rinviata dalla Lega Serie A e si è rigiocata il 17 marzo scorso sul campo, per la seconda il rinvio non è arrivato e dunque la squadra biancoceleste quel 2 marzo si presentò in campo per ottenere il 3-0 a tavolino. Il 12 marzo però, arrivò la decisione del Giudice Sportivo, il quale non concesse la vittoria a tavolino riconoscendo a favore del Torino l'esimente a causa di una "causa di forza maggiore" prevista dall'art. 55 NOIF. Egli riconobbe infatti che "rilevata l'altissima probabilità che potesse trattarsi di focolaio di cosiddetta Variante inglese, l'Asl locale imponeva un periodo di quarantena domiciliare per ogni componente del gruppo squadra fin qui risultato negativo, con divieto assoluto di allontanamento dal domicilio, per un periodo di almeno giorni 7". Così confermò l'impossibilità di giocare data "forza maggiore, chiara ed inequivocabile, che non lascia dunque margini di dubbio". Ecco perché il giudice decise "di non applicare" lo 0-3 a tavolino "per la mancata disputa della gara in oggetto, rimettendo alla Lega Serie A i provvedimenti organizzativi necessari relativi alla disputa della gara". A quel punto la Lazio ha fatto ricorso alla Corte Sportiva d'Appello: oggi è il giorno dell'udienza programmata.
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