Il Torino ha colto una batosta in terra Capitolina contro la Lazio, perdendo 4-0 in casa biancoceleste e toccando molto probabilmente il punto più basso della gestione Mazzarri. Se si vanno ad analizzare i gol della serata, si nota come siano tutti una conseguenza di quello successivo.
Si parte dal primo gol, in cui la difesa granata era schierata, i centrocampisti erano scesi per dare una mano. Il pallone è stato consegnato all'indietro per Acerbi, che ha avuto una quantità di spazio enorme per pensare e poi tirare.
La conclusione, poi, è stata - per sfortuna granata - anche molto precisa, angolata e con un effetto che ha ingannato Sirigu: se si vuol trovare per forza un colpevole, si è lasciato troppo spazio al difensore, che ha calciato senza il minimo disturbo, ma ad onor del vero nessuno si aspettava una conclusione del genere (neanche Acerbi stesso, che al suo allenatore Inzaghi ha detto: "Mister, ci ho provato").
Si passa quindi al raddoppio di Immobile che, psicologicamente, ha messo fine all'incontro. Il tutto nasce da una sanguinosa palla persa da Simone Zaza in zona offensiva: Luis Alberto ha raccolto la sfera e senza disturbi ha lanciato il compagno Immobile.
Si nota che ci sia una grande spaccatura tra difesa e centrocampo, e infatti l'attaccante biancoceleste si trova ad affrontare un 1 contro 1 con Nkoulou.
Anche in questo caso, grande il talento di Ciro Immobile, che si sposta la palla e calcia con una potenza e una precisione incredibile. Il difensore granata non ha cercato il contrasto, provando soltanto a chiudere lo spazio, ma Immobile è stato molto bravo.
Passando al secondo tempo, ecco l'episodio del rigore che è la fotocopia identica del secondo gol. Questa volta è Belotti a perdere un pallone sanguinoso, che dà il via alla ripartenza veloce della Lazio, ancora con quella lepre di Luis Alberto.
Il giocatore laziale si proietta verso l'area di rigore, viene chiuso da Izzo e Lyanco, e decide di servire il più smarcato Caicedo.
L'attaccante di Inzaghi si trova 1 contro 1 con Nkoulou: il difensore camerunese vuole tentare l'anticipo, per non sbagliare come sul primo gol, ma interviene mancando il pallone e stendendo l'attaccante. Rigore netto, che Immobile batte benissimo spiazzando Sirigu.
Si conclude quindi con la quarta rete, che è a dir poco rocambolesca. Il Torino già negli spogliatoi mentalmente (tranne uno statuario Armando Izzo) concede ancora un ultimo calcio d'angolo. Addirittura, i due capitani avevano appena convenuto di non giocare un inutile recupero che avrebbe soltanto allungato la sofferenza granata.