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LISBON, PORTUGAL - SEPTEMBER 05: Javier Tebas President of La Liga talks during Day 1 of Soccerex Europe Convention at Tagus Park on September 5, 2019 in Lisbon, Portugal. (Photo by Gualter Fatia/Getty Images)
"La Liga riprende l'11 giugno, stiamo lavorando perché sia tutto pronto. Il prossimo campionato inizierà il 12 settembre". Il presidente Javier Tebas rende ufficiale ciò che si vociferava da qualche giorno. "Speriamo che Madrid e Barcellona passino alla Fase 2 - ha aggiunto -. Ci sono più di 130 persone che stanno lavorando perché tutto possa essere fatto in un modo nuovo. Viaggi, organizzazione, tutto". Ricordiamo che il sistema di ripartenza del paese iberico è strutturato in modalità completamente differente rispetto all'Italia. Sono state decise quattro fasi e ogni provincia deve raggiungere dei determinati parametri per poter passare alla fase successiva. Al momento, come evidenzia Tebas, i problemi maggiori sono proprio nelle due città principali di Spagna, Madrid e Barcellona, dove è ancora in atto la fase 1. "È importante che la sventura della pandemia non generi una sventura economica. C'è molta demagogia, non è questione di avere un cuore oppure no. L'industria è importante, generiamo l'1,37% del Pil, oltre 185mila posti di lavoro diretti. Il ritorno del campionato non significa che non avremo perdite milionarie. I nostri club perderanno almeno 700 milioni di euro e dovranno essere recuperati" ha precisato Tebas, sulla scia di quanto dichiarato anche dal presidente federale Gabriele Gravina nelle scorse ore. Tebas ha, infine, ringraziato la Federcalcio spagnola per l'ok alle partite di lunedì: "Saremo in grado di giocare questi cinque lunedì rimanenti. Speriamo che un giorno potremo giocare lunedì e venerdì senza dover negoziare".
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