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Il tecnico Giuseppe Iachini, allenatore della Fiorentina, ha presentato ai media la prima stagionale contro il Torino: "Questa ripartenza non è molto diversa da come ci siamo lasciati in precedenza, il ritiro e la preparazione sono stati molto brevi, la necessità era accorciare i tempi per conoscersi meglio. Poi ci sono stati i nazionali che sono partiti, ma non è successo solo a noi ovviamente. Bisogna riportare i nuovi ragazzi ai livelli delle vecchie leve. Abbiamo tracciato già delle basi, ma ci sono ancora cose d verificare e migliorare: ma allo stesso tempo la situazione resta postitiva. Voglio un calcio di buona qualità, non a caso abbiamo rinforzato il centrocampo. Avremo bisogno di tutti, di energie fresche, di palleggio lucido ed organizzazione nelle due fasi di gioco. Se riusciamo ad essere come in passato post-lockdown la migliore difesa del campionato, possiamo avere grandi soddisfazioni".
Sul Torino e su Belotti, che ha esordito in A proprio con Iachini: "Vorremmo ripartire con lo stesso approccio e lo stesso piglio della scorsa stagione. Affrontiamo una squadra qualitativa, organizzata e quindi ci vorrà da parte nostra una grande partita. Belotti ha esordito con me, lo conosco sicuramente bene ed è un pericolo per la Fiorentina, ma io ho i miei attaccanti, i miei giovani ed è giusto che pensi a loro adesso".
Poi continua parlando di Giampaolo: "Con Marco ci siamo affrontati tante volte. La sua squadra ha sempre un atteggiamento ben preciso. Poi in campo vanno i calciatori. Dovremo essere bravi a far girare la partita sui binari giusti. Le partite si possono cambiare o decidere con un episodio o una scelta. Dobbiamo essere concentrati. Le prime partite sono come quando si toglie la macchina dal garage dopo un po' di tempo: dobbiamo essere bravi a prenderla nella maniera giusta e con la giusta attenzione".
Sul mercato della Fiorentina: “Sono contento che il presidente sia riuscito a tornare, è stato bello rivederlo. Per il 95 -98 % il gruppo sarà questo, ma comunque ho grande fiducia nelle parole di Pradè, Barone e dello stesso presidente. Se capiterà qualche situazione interessante, la Fiorentina cercherà di dire la sua: ma adesso penso al mio gruppo ed a questo inizio di campionato".
Su Ribery: "Franck è sicuramente un elemento importante per la squadra, va gestito comunque bene perché ha la sua età. Ha sicuramente qualità importanti, ma deve essere l’intero gruppo ad avere buone qualità nelle due fasi: se manca il gruppo, manca anche Frank ovviamente. Lui ci può dare quel qualcosa in più, noi lo vogliamo e ce lo aspettiamo tranquillamente da lui. Giampaolo l’ho affrontato varie volte negli ultimi anni, le sue squadre hanno un’organizzazione ben precisa, ma noi abbiamo le nostre carte da giocare a nostro vantaggio. Sperando anche che gli episodi giochino a nostro favore. Ma ripeto, è la prima di campionato e quindi tutto può succedere: serve grande attenzione da parte nostra".
Su Chiesa: "Ma veramente noi non abbiamo un modulo ben preciso. La posizione di Chiesa cambia a seconda di quello che vogliamo interpretare: punta, esterno, ecc. Lo sa fare e lo ha dimostrato nella passata stagione. Deve voler migliorarsi, lo ha sempre fatto sotto la mia gestione. Io sono sempre stato abituato a ragionare così: finché hai questa maglia, devi dare tutto fino alla fine, il 100%. Sotto quest’aspetto Federico non mi ha mai fatto dubitare. Ad oggi resta a Firenze, poi il mercato ci insegna che le cose possono cambiare, ma quello che accadrà lo decideranno la dirigenze ed il calciatore stesso".
Su Castrovilli: "È sempre stato un numero importante, specialmente a Firenza. Ma per Gaetano non deve essere una grande responsabilità, deve fare quello che ha sempre fatto. Ha ancora ampi margini di crescita, è giovane e con lui voglio battere il ferro finché è caldo. Lui come tutti i suoi compagni".
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