Siamo ancora agli albori dell’indagine aperta dalla Procura di Avellino sull’operato della Futura Diagnostica, che vede al momento come unico iscritto al registro degli indagati Massimiliano Taccone, presidente del Cda del laboratorio che effettua i tamponi per conto della Lazio. Le ipotesi di reato sono falso, epidemia colposa e frode in pubbliche forniture. Dopo le indiscrezioni su alcuni presunti risultati nella tarda serata di martedì (negatività di Immobile e Leiva e positività di Strakosha), il procuratore facente funzioni di Avellino, Vincenzo D’Onofrio, ha infatti precisato: "Per quanto riguarda la Procura di Avellino la notizia non ha fondamento processuale: non ci sono ancora i risultati del lavoro che sta svolgendo il consulente da noi nominato. I risultati si sapranno solo al deposito della relazione del consulente tecnico della Procura". E ancora: "Non ci sono ancora i nomi, ma solo dei codici a barre. Bisognerà vedere in seguito se il tale codice corrisponde ad un determinato calciatore. Al momento, posso solo dire che i dati diffusi non corrispondono ai dati processuali ancora da acquisire".
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Lazio, attesa per le controanalisi dei tamponi: “Tra 5 giorni i risultati”
Inchiesta / Vincenzo D'Onofrio, il procuratore facente funzioni di Avellino, fa chiarezza sulle tempistiche e su quanto emerso fin qui
ESAME - Il consulente nominato da D'Onofrio è Maria Landi, dirigente medico del laboratorio di microbiologia e virologia dell’ospedale Moscati di Avellino: a lei D’Onofrio ha concesso cinque giorni per depositare i risultati del nuovo esame (svolto ovviamente alla presenza anche del perito di parte Marilina Scalone) sui 95 tamponi dei biancocelesti sequestrati negli studi della Futura Diagnostica ed effettuati prima di Lazio-Juventus, a cui tutti i componenti del gruppo squadra erano risultati negativi. Ricordiamo l’esame mirava a comprendere come fosse possibile che Immobile, Leiva e Strakosha fossero positivi ai test di venerdì al Campus Biomedico di Roma e negativi nello stesso giorno, venerdì 6 novembre, a quelli di Avellino.
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