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Il Presidente del CONI, Malagò, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport riguardo l'impatto che il coronavirus ha avuto sul mondo dello sport.
Così Malagò: “Credo che in questo momento il mondo dello sport non debba andare per conto proprio. Deve essere allineato con le disposizioni delle autorità preposte, in primis il Governo. Ci siamo adeguati al decreto del Consiglio dei Ministri. Qualcuno può condividerlo, o no. Sarebbe stato profondamente sbagliato e inelegante se si fossero anticipate le mosse del Governo. Qui parliamo di tante manifestazioni sportive, non solo di calcio. Il dialogo è aperto con tutte le società coinvolte”.
Il Presidente del CONI ha poi continuato: "Fino a tarda sera ho sentito dirigenti delle società coinvolte, non tutte onestamente, delle partite di oggi che sono state sospese; ieri sera non sembrava che Torino-Parma rientrasse in questo gruppo di partite.
Ancora Malagò: "Il discorso del porte chiuse è stato preso in considerazione da parte del Governo. Il tema è che ci sono due problematiche: la prima è che oggettivamente - a cominciare dalla partita dell'Inter - ci sono 70mila biglietti venduti e le società si dovevano far carico di tutto quello che era l'aspetto economico; la seconda questione è che se tu decidi in cosi poche ore di fare una partita a porte chiuse con gente che ha già comprato il biglietto e sta sulla piazza, magari qualche gruppo di tifosi - penso a quelli delle curve - decidono di andare allo stadio o verso lo stadio ci sono problemi di ordine pubblico. Siccome - ha aggiunto - in questi giorni ed in particolare in queste ore è un dato di fatto quanto forze di polizia e non solo - sento parlare di situazioni coinvolgimento dell'esercito - sono impegnate da altre parti, è un tema che non riguarda noi ma riguarda esclusivamente le prefetture e chi ha queste responsabilità. Bisogna fare questa valutazione".
Infine, sulle prossime mosse del mondo dello sport: "L’obiettivo è capire come agire ora dopo ora e riprendere le varie attività il prima possibile. Ci sono problemi logistici e di calendario, che però vanno in secondo piano rispetto al problema salute. I calendari non competono al Coni. Ci sarà un problema sicuramente per le date di recupero delle gare dell’Inter, per esempio. Se il team nerazzurro va avanti in Coppa Italia e in Europa League sarà un problema, anche perché campionato e Coppa Italia devono finire in tempo per il ritiro delle varie Nazionali e per gli Europei”.
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