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Ventura: “Reduce da qualcosa più grande di me. Il mio futuro di allenatore comincia adesso”

Redazione Toro News
L'ex Ct azzurro torna a parlare dopo la disfatta Mondiale: "Ricomincio, senza certezze ma con qualche presunzione. Alle mie società ho fatto anche guadagnare un sacco di soldi..."

Se n'è parlato tanto, ma ora è il momento di ascoltare la versione di Gian Piero Ventura. Dopo il polverone, gli sfoghi, le parole e le non-dichiarazioni a caldo, è arrivato il momento di conoscere la verità dell'ex ct azzurro. È la prima uscita pubblica per Ventura dopo la mancata qualificazione al Mondiale di Russia 2018, che in occasione del premio ritirato a Sarezzano (in provincia di Alessandria) ha parlato davanti ad alcuni amici: "Sono reduce da qualcosa che era più grande di me e ho pagato in modo violento - ha esordito l'ex tecnico del Torino, riporta "La Repubblica" -. Ho una voglia feroce di ripartire dopo 35 anni di lavoro e risultati, alle mie società ho fatto anche guadagnare un sacco di soldi. Mio padre mi ha insegnato che non si molla mai, e tre mesi non possono cancellare 35 anni".

Ma cosa è andato storto? "Con la Nazionale eravamo imbattuti - continua Ventura - primi in classifica, dopo la Spagna è precipitato tutto però il resto se permettete rimane. Ora devo e voglio dare risposte e da qui ricomincio, senza certezze ma con qualche presunzione. Nello sport non perde mai una persona soltanto: un giorno, per quanto mi riguarda, tutto sarà chiaro e si capirà meglio. Non mi piace il passato anche se a volte ti cattura, io vivo di futuro e il mio lavoro di allenatore comincia adesso. Grazie per avermi ricordato stasera che non esistono solo i risultati. Non sono in cerca di una squadra, ma di risposte".