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L'Italia e le tasse: un tema tanto dibattuto, sempre d'attualità. C'è chi le paga, chi no, chi non può esimersi dal farlo e chi come Ciro Immobile pensa sia giusto farlo. Punto e basta. "Le tasse si pagano, perché è giusto farlo - parla così l'attaccante granata, incalzato dalle Iene, durante un servizio andato in onda ieri sera.
Un approfondimento con al centro l'ultimo - ma non ultimo - terremoto che ha scosso il mondo del calcio: ciò che gli inquirenti hanno ribattezzato come Operazione Fuorigioco. Un'inchiesta che per certi versi ha fatto tremare le mura dei grandi palazzi del calcio, coinvolgendo personaggi di alto calibro: da Lotito a Galliani, da Jean Claude Blanc sino a De Laurentiis. Tutti indagati per evasione fiscale dalla Guardia di Finanza.
E nonostante per l'attaccante granata sia già stata predisposta l'archiviazione (poiché successivamente al deposito del decreto di sequestro, ma prima della sua emissione, le soglie di punibilità della legge in questione erano state modificate), alla pari di Marek Jankulovsky, Pasquale Foggia, Christian Molinaro, Matteo Paro e Emanuele Calaiò - anch'egli intervistato -, lo stesso Immobile non si è trincerato, stando al gioco del conduttore, rispondendo con fermezza alle domande, chiarendo ancora una volta la sua posizione: "L'Operazione Fuorigioco non mi riguarda, sono stato preso nel mezzo. Le tasse si pagano. Anche se per certi versi ed oltre certe somme possa non far piacere, è giusto farlo perché la legge parla chiaro".
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