"Il Parma di Fabio Liverani non è quello visto con Roberto D'Aversa. Sia per pericolosità sia per i principi di gioco che i due allenatori hanno in testa. Fino all'anno scorso i ducali erano una squadra molto solida difensivamente ed estremamente pericolosa in contropiede. Con l'arrivo di Liverani i ducali avrebbero dovuto fare il salto di qualità, tenendo il pallino del gioco e proponendo un calcio offensivo e divertente, proprio come il tecnico romano aveva fatto con il suo Lecce: da questo punto di vista, il tecnico romano aveva una missione simile a quella di Marco Giampaolo, quella di varare una rivoluzione tecnico-tattica.
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Toro, il Parma ha il peggior attacco del campionato: è sfida contro la peggior difesa
Focus / Le ultime due uscite della squadra emiliana hanno evidenziato i limiti di una rosa incompleta e inadatta al gioco del nuovo allenatore
MERCATO - Come il Torino estate, anche il Parma avrebbe avuto bisogno di una rivoluzione sul mercato, per regalare i giusti pezzi al tecnico. Invece i ducali hanno mantenuto l'ossatura della squadra di D'Aversa. Consapevoli della partenza di Dejan Kulusevski, il Parma non ha trovato nessun giocatore pronto a sostituirlo. L'ex Atalanta era stato la passata stagione uno dei migliori e al suo posto è arrivato Brunetta dal Godoy Cruz, ma l'italo-argentino fin qui ha trovato poco spazio. Di fatto gli unici acquisti che fin qui hanno giocato da titolari sono stati Osorio (preso dal Porto) e Sohm (arrivato dallo Zurigo).
"DIFFICOLTÀ - Di conseguenza Liverani si è trovato a dover lavorare con una squadra che non è in grado di proporre il gioco che vorrebbe. Per questo motivo anche a Parma si sono visti diversi esperimenti in corsa. I ducali erano partiti con il 4-3-1-2, poi hanno virato provvisoriamente al 3-5-2 e ora sono tornati alla vecchia veste, ovvero al 4-3-3 degli ultimi anni di gestione. Nonostante i tanti cambi le difficoltà incontrate dai crociati sono state varie, ma - a differenza del Torino - sono riusciti a ottenere qualche successo che ha tenuto la squadra fuori dalla zona rossa. Tuttavia, il Parma al momento ha il peggior attacco del campionato, con sole 13 reti segnate in 14 partite, alla pari del Crotone. Da questo punto di vista ci sarà una sfida nella sfida, quella contro la peggior difesa del campionato, quella del Torino. Interessante sarà capire se i granata riusciranno a mantenere la porta inviolata (quest'anno ci sono riusciti solo una volta, proprio contro i calabresi di Stroppa) o almeno a confermare i segnali di compattezza visti a Napoli. Da questo punto di vista, i difensori di Giampaolo si troveranno una squadra non particolarmente temibile nella sua fase offensiva.
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