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Agatino, granata contro tutti

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di Luca SgarbiSe avete in dote cinque minuti di tempo, sedetevi e ascoltate la storia triste di Agatino. Agatino Cuttone da Adrano, provincia di Catania, ex giocatore granata dall'80 all'82 e attuale allenatore del Modena. Storia di un altro...
Luca Sgarbi

di Luca Sgarbi

Se avete in dote cinque minuti di tempo, sedetevi e ascoltate la storia triste di Agatino. Agatino Cuttone da Adrano, provincia di Catania, ex giocatore granata dall'80 all'82 e attuale allenatore del Modena. Storia di un altro mondo, storia di un ammutinamento che neanche la Francia di Domenech ai mondiali waka-waka...

Agatino, 52 anni, la sua carriera da tecnico l'ha passata tra C1 e C2. Poi, il bivio. L'amicizia con Roberto Casari, manager nel campo dell'energia (Gruppo CPL Concordia) e proprietario da un anno e mezzo del sodalizio di via Monte Kosica, che ha salvato dal baratro della non-iscrizione nell'estate 2010. Stima reciproca che nasce su un volo Alitalia per Napoli, continuata con la nomina a capo degli osservatori e quindi a tecnico della Primavera. Niente di male, insomma. Il Modena non è un ente pubblico e dalle conoscenze nasce il 30% delle opportunità di lavoro in Italia, secondo uno studio recente. Niente di male fino alla nomina a capo allenatore gialloblu in sostituzione di Cristiano Bergodi (sostenuto da una grossa fetta di società, giocatori ed opinione pubblica). Decisione presa d'imperio - guarda un po'... - proprio dal patron, senza l'approvazione del direttore sportivo Fausto Pari, in Argentina.

Agatino, però, da allenatore non fa malissimo: coglie qualche buon pareggio, viene omaggiato dal suo Toro di una vittoria formato XXL nell'ultima del 2011. Nel 2012, poi, arrivano i tre punti a Bari e tutto sembra pendere a favore del nostro "miracolato". Tutto bene, no? Mica tanto. I problemi iniziano venerdì 3 febbraio. Prima rivolta: i giocatori chiedono un incontro segreto col presidente Rinaldi ed espongono i loro problemi. Non vengono presi provvedimenti e così mercoledì 8 febbraio capitan Perna e altri 7 "ribelli" (Guardalben, Di Gennaro, Greco, Milani, Diagouraga, Ciaramitaro e Nardini) lamentano, a nome della squadra, carenze di ogni tipo davanti ai soci riuniti in assemblea. De facto, chiedendone la testa.

Giovedì 9 la situazione precipita. I media vengono a conoscenza della situazione e Sor Agatino non dirige l'allenamento: al suo posto c'è il vice Raffaele Longo. L'esonero appare scontato, ma ecco la mano dal cielo. Ovvero, il patron che va contro tutti (presidente Rinaldi, DS pari, soci di minoranza e giocatori al completo) e decisione d'imperio: avanti con Cuttone. A ruota arriva un comunicato dei giocatori: non abbiamo chiesto l'esonero, solo sollevato problemi, scrivono.

Venerdì 10 febbraio il colpo di genio. Agatino esclude Guardalben (38 anni, secondo portiere...) dai convocati in quanto capo dei "rivoltosi" e si presenta in sala stampa leggendo un suo comunicato: effetto grottesco, una sorta di Malesani sotto dettatura. "Le regole le detto io, alcuni giocatori sono manovrati da una minoranza di soci pro-Bergodi". Intento chiaro, risultati scarsi.

Lunedì 13 interviene il patron Casari. "C'è qualcuno che fomenta i giocatori. Muovono critiche assurde a Cuttone. Ci siamo conosciuti anni fa su un volo per Napoli e abbiamo mantenuto i contatti. Non c'è tutta l'amicizia che i più dipingono". Fine della storia? Mica tanto. Perchè dalle colonne del Resto del Carlino interviene proprio Guardalben. Parole pesanti come monoliti: "Se fossi in Cuttone me ne andrei. Con lui abbiamo problemi su tutto quello che riguarda il calcio e non solo. La squadra avverte la mancanza di un allenatore. Non è un giocatore che ha un problema, ma tutta la squadra". Roba che neanche un ex avvelenato direbbe, pensano i più...

Parole replicate il giorno dopo dal DS Pari: "Mi dimetteri fossi in Cuttone. Andava presa una decisione, la società non l'ha presa. Non immaginavo che la situazione fosse a quei livelli, la squadra non mi dice tutto. Non è avvenuta la pacificazione quando doveva avvenire. Anzi, Cuttone ha usato uno stile un po' da ducetto e poi ha lasciato fuori Guardalben...."

In mezzo a tutto questo "casino" - ogni tanto parole così vanno pure usate - Agatino. Che fa proprio rima con casino. Uomo contro tutti, meno contro chi decide. In sella a dispetto dei santi, a dispetto di una situazione "impossibile". Agatino, granata contro tutti.

 

(foto Campo)