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Aria di crisi

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di Luca Sgarbi John Kennedy diceva che nella scrittura cinese la parola crisi è composta da due ideogrammi: uno rappresenta il pericolo e l’altro l’opportunità. Che sia allarme od occasione, l’unica certezza da...
Luca Sgarbi

di Luca Sgarbi

 

John Kennedy diceva che nella scrittura cinese la parola crisi è composta da due ideogrammi: uno rappresenta il pericolo e l’altro l’opportunità. Che sia allarme od occasione, l’unica certezza da toccare con mano è la crisi. Fuori dal campo per tutti, dentro il rettangolo verde per alcuni. Torino, Sassuolo, Cittadella hanno il certificato di malattia appuntato addosso. Siena, Atalanta e compagnia bella sono sotto osservazione.

Meccanismo diabolico, la serie B. Ti prende e ti sbatte là in cima, dove l’aria è rarefatta e ogni movimento più difficile, poi, in un amen, ti trascina nella polvere. Lo sanno bene le tre “da playoff”. A cominciare dal Torino, battuto 2-1 dal Frosinone che non è la più bella e tosta della compagnia e, per questo, mette ancora più a rischio la posizione di Lerda. Stessa storia per il Sassuolo, concepito per la A ed accartocciatosi su se stesso come una ruota sgonfia. Discorso leggermente diverso per il Cittadella, sorpresa della B versione 2009-2010: Foscarini, da vecchia volpe qual’è, sapeva di aver fatto qualcosa di irripetibile, ma forse non immaginava di scendere subito fino al posto ventidue: anche se la vittoria di Ascoli da morale e mantiene i veneti a contatto.

C’è crisi, dicevamo. Incredibile ma vero, anche per Siena e Atalanta. Tra bianconero e nerazzurro nelle ultime settimane non ci sono mai due partite buone in sequenza. Per i toscani parlano 0 gol (0!) tra Empoli e Crotone. A dimostrazione che i sogni di dominio sono di altri adesso. Del Novara, per esempio. Dominante ai limiti dell’inconcepibile al “Piola”. 3-0 al Vicenza, 5 vittorie su 5 che lasciano un dubbio: ma l’ormai famoso campo in sintetico è un vantaggio? Sicuramente lo è, ma Tesser e soci stanno andando oltre. Bertani e Gonzalez (ripeto, Bertani e Gonzalez…non Cristiano Ronaldo e Higuain!) fatturano sedici gol in due: tanti quanto ne avevano segnati in una stagione trionfale in Prima Divisione. Innaturale. Quanto al resto, continua l’imbattibilità dell’Empoli. Soffrirà pure di pareggite, Aglietti, ma senza nomi pesanti non perde mai. Alla voce, continuità. Quella parolina magica che era il limite dell’Empoli-ambizione sta diventando il punto di forza adesso. E se Fabbrini maturerà alla svelta, i toscani potrebbero essere da playoff. Nelle zone basse, non vince il Modena. Anzi, spreca un’altra occasione: gioca bene la squadra di Bergodi, ma non ha peso offensivo e questo si paga in soldoni pesanti. Dopo l’inizio-boom scendono Portogruaro e Triestina: abbiamo già le due candidate alla red-zone retrocessione? Presto per dirlo. Presto per sbilanciarsi.

C’è crisi. E Kennedy ci perdonerà, ma qui, al piano di sotto, la crisi sembra più un pericolo costante che un’opportunità.