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gazzanet
(di Luca Sgarbi)
Si chiamano playoff ma, fossi nella Lega di SerieBWin (un nome, un'intenzione) li ridefinirei roulette. O lotteria. O gratta e vinci.Il senso del gioco, più o meno, è quello. Un giugno da leoni per abbellire un anno così così, un sogno di una notte di (quasi) estate. Playoff che, da ora, sono l'obiettivo prioritario di gran parte della truppa. Ovvero tutti, ma proprio tutti, meno Siena, Atalanta e Novara. Che si spartiranno i posti uno, due e tre. Delle tre, per capirci, il Novara potrebbe diventare un riferimento simile al Mantova di Di Carlo, quello del playoff rubacchiato che in riva al Mincio ancora maledicono. Cioè una squadra che, chissà, fra qualche tempo potrebbe concentrarsi unicamente sul post. Già, perchè i tesseriani sembrano in rottura prolungata, anche se non al ribasso. Un mix di poca brillantezza, scalogna e l'ingranaggio si è inceppato. Dovessero volare via, le secchione della categoria, allora ci si potrebbe concentrare sulla post-season. E' presto per dirlo, ma è un'opzione a favore. Da che mondo e mondo il posto tre alla fine del campionato è sinonimo di serie A.La situazione più interessante, però, è appena sotto il pelo dell'acqua. Da quota 30, dall'Empoli (con una gara da recuperare), tutti possono dire la loro per aprire. la cassaforte playoff. Dai 29 punti di Crotone e Modena, meglio guardarsi alle spalle. Con fiducia, ma l'occhio buttarlo dietro e i sogni lasciarli agli altri. In pole, Novara a parte, c'è il Varese. Intelligente come il suo allenatore. Talento non ce n'è granchè, ma quanto a fisicità e compattezza tattica Sannino ha costruito una squadra di categoria. All'Ossola non perde dal 2008, quindi muove sempre la classifica. In trasferta viaggia nel segno delle migliori. Con un dato molto interessante: 4 gol subiti in casa, 12 by travel. Uguale 16. Pochissimi, gente. Bisoli e il Cesena ricordano qualcosa? Cinque punti in meno e una confusione terrificante per il Livorno. La riconferma di Pillon, già in bilico e zavorrato dallo 0-4 di Siena, è roba che, a saperla, si poteva sbancare qualche agenzia di scommesse. Spinelli sorprende e la domanda marzulliana sorge spontanea: o Pillon si vende benissimo o il buon Aldo sta cercando di guadagnarsi il Paradiso... Scendendo di un passo, troviamo Padova e Reggina. Le gemelle. O alzano l'asticella o verranno risucchiate in basso. I bottini di caccia all'Euganeo e al Granillo riempiono lo stomaco, ma non saziano se fuori casa danno le stesse garanzie della difesa della Juventus. E qui mi fermo, troppo facile ironizzare...Interessante, invece, la situazione di Pescara e Grosseto. L'adriatica non è una sorpresa, la tirrenica sì. Se Di Francesco continuerà ad assecondare l'entusiasmo coi risultati, occhi aperti in zona-sogno (vincendo con l'Empoli nel recupero ci sarebbe l'aggancio a quota 35, anche se patron De Cecco continua a spegnere focolai...). Su Serena ho qualche dubbio in più. Quadrato è quadrato, il suo Grosseto. Ma non credo basterà per l'impresa impossibile. Però un sogno di una notte di (quasi) estate non si nega a nessuno.
(foto Dreosti)
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