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gazzanet
Fuori Verdi, dentro Laxalt e il Torino si fa rimontare dal Sassuolo. Sarebbe forse troppo ingeneroso ridurre Sassuolo-Torino a un singolo episodio, ma una cosa è certa: il cambio effettuato da Mazzarri al 53' è stata la sliding door che ha fatto girare l'inerzia del match a favore dei padroni di casa. Per ragioni più tattiche che tecniche, con il Torino che ha pericolosamente abbassato il proprio baricentro scoprendo il fianco agli assalti della squadra di De Zerbi.
EPISODI - Una partita che, come affermato da entrambi gli allenatori, è stata fortemente indirizzata dagli episodi. Da una parte e dall'altra. A partire dal gol di Rincon (con deviazione decisiva di Locatelli), passando all'1-1 di Boga: un gol che poche volte si vede nel corso di un campionato. L'episodio che più degli altri ha cambiato l'inerzia della sfida è stato però il cambio effettuato da Mazzarri al 53': fuori un trequartista (Verdi) e dentro un terzino (Laxalt), adattato a mezz'ala. Una scelta che WM aveva già fatto una settimana fa contro il Bologna, prendendosi qualche fischio ma raccogliendo tutto sommato i frutti sperati al 90'. Questa volta però l'esito è stato opposto, con il Torino avanti di 1-0 che ha abbassato il proprio baricentro fino a farsi schiacciare dal Sassuolo nella propria trequarti campo. Risultato? Pressione alta del Sassuolo che si traduce nel 2-1 finale.
PERCHÉ - Una scelta che fa discutere e che Mazzarri ha motivato così nel post partita: “Nella ripresa Verdi ha iniziato a perdere qualche pallone, l’ho visto anche demoralizzato per la grande occasione sbagliata a fine primo tempo. Loro in quel momento stavano prendendo il sopravvento. Poi, a parte l’eurogol di Boga, anche dopo l’ingresso di Laxalt non abbiamo rischiato niente o quasi, le uniche occasioni loro sono state sui gol. Il nostro torto è stato quello di non riuscire a ripartire, non ci riuscivamo né con Verdi né con Laxalt". Una lettura per certi versi comprensibile, ma che certamente non ha dato i frutti che il tecnico di San Vincenzo si aspettava.
CONFRONTO - Va dunque a De Zerbi il duello in panchina. Una vittoria speciale per il tecnico bresciano, che per la prima volta in carriera riesce a ottenere i tre punti contro Walter Mazzarri. All'ex mister del Benevento va il merito di essere riuscito a battere il Torino non rinunciando alla creazione della manovra, con un Locatelli vero motore e cervello del centrocampo neroverde. Una serata da ricordare per lui, a differenza di Mazzarri che dovrà mettersi alle spalle questo scivolone il più presto possibile.
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