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Toro la salvezza passa dalle vittorie iniziando con il Parma

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
L’ANALISI di Gino Strippoli – Per i granata  una sfida difficile dove per vincere servirà la massima concentrazione

Questa sera il Toro inaugurerà contro il Parma il ‘nuovo ‘ campionato,  le 13 partite che porteranno la conclusione di questa stagione falsata  dalla lunga pausa avvenuta per l’emergenza sanitaria. Una sfida difficile che arriva in un momento altrettanto poco propizio per i granata vista l’indisponibilità di tre titolari come Baselli, Verdi e Ansaldi oltre al giovane Onisa. A ciò si deve aggiungere il taglio dell’organico voluto dall’ex allenatore Mazzarri. Se poi vogliamo mettere sul piatto che ben 4 giocatori sono in regime di diffida (Lukic, Izzo, Zaza e Sirigu) - e qui conterà molto la concentrazione dei giocatori per evitare  di prendere ammonizioni che costerebbero care per le prossime partite - allora la situazione è tutt’altro che rosea. 

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Il Parma è squadra rodata, ha persino la quarta difesa migliore del campionato ed è a pochi punti dalla zona Europa League  quindi è una compagine di tutto rispetto. Gioca a memoria, d'altronde non ha avuto cambi di allenatore né tantomeno di moduli di gioco. Tutto il contrario del Torino. Moreno Longo si trova nelle difficoltà di imbastire schema di gioco e tattica per le evidenti problematiche citate in precedenza.  Stasera scopriremo se l’allenatore granata ha deciso per il più sicuro e compatto 4-4-2 o il più arrembante e offensivo  3-4-3. Sicuramente tra i due moduli il primo sembra per necessità il più favorevole per contenere i  contropiedi del Parma e di Gervinho, giocatore che ha sempre fatto male ai granata ma che è reduce da acciacchi. Occhio che la squadra di D’Aversa ha soprattutto la capacità di occupare bene gli spazi togliendo ossigeno agli avversari. L’attacco granata potrebbe essere costituito dal tandem Belotti e Zaza, e per quest’ultimo si tratterebbe di dimostrare da questa sera  alle prossime partite tutto il suo valore  se vorrà ancora avere un futuro  tra i granata. A centrocampo poche le scelte tra Meitè, Rincon e Lukic, con il serbo che dovrebbe andare in panchina vista la diffida che pende sulla sua testa.  Sulle fasce laterali lo spazio dovrebbe essere appannaggio  di Berenguer e De Silvestri. Purtroppo la carenza di organico in cui si versa il Toro condiziona inevitabilmente le scelte di Moreno Longo che comunque cercherà di mettere in campo la formazione e il modulo più affidabile. In difesa la scelta è a ampio raggio nel senso che è il reparto che conta più uomini e più adattabilità. Sicuri di un posto sono Nkoulou e Izzo  che nel reparto a 4 potrebbero avere come compagni Bremer e Lyanco. Una cerniera più ferma  e statica che garantirebbe  più sicurezza rispetto al modulo a tre. Quello che i granata dovranno avere questa sera è la giusta mentalità e tanta concentrazione per vincere una partita che porterebbe immediato entusiasmo verso Torino-Udinese. L’approccio alla partita sarà fondamentale anche perché la mancanza dei tifosi si farà inevitabilmente sentire. D'altronde anche quando le cose non sono andate bene la gente granata allo stadio ha sempre fatto sentire il proprio sostegno alla squadra. La carica di Belotti può essere il vero valore aggiunto per i granata. Il ‘ Gallo’ è giocatore capace di trascinare i compagni che dovranno essere combattenti proprio come il loro capitano.