Non sono di certo parole al miele quelle del presidente del Verona Maurizio Setti rivolte a Ivan Juric. Il numero uno degli scaligeri in un'intervista alla Gazzetta dello Sport ha detto la sua sull'addio dell'allenatore croato, che ha preferito il passaggio al Torino: "Dico la verità, non mi piace l’andazzo di non rispettare i contratti. Bisogna sempre ricordarsi da dove si parte. Con Ivan c’era un contratto e probabilmente quello che offriva il nostro club gli dava una certa insicurezza. A quel punto contestualmente si è arrivati a una conclusione meno turbolenta di quello che si era passato prima. Siamo cresciuti insieme e il merito è stato sicuramente del mister ma anche del direttore sportivo e della società che gli ha consentito di essere protetto nei momenti in cui avrebbe fatto grandi stupidate".
Le parole
Setti punzecchia Juric: “C’era un contratto. DiFra? Il mio miglior allenatore”
Il presidente del Verona contro il suo ex allenatore ora passato al Torino
Poi il presidente continua parlando del futuro del Verona, che si è affidato a Eusebio Di Francesco: "Abbiamo avuto modo e tempo di confrontarci tanto, soprattutto col direttore. Credo che Di Francesco abbia capito che non possiamo smembrare una squadra e certi principi debbano rimanere. Mi sembra che lui stesso l’abbia sottolineato che non stravolgerà quello che ha proposto l’Hellas in questi anni. Sicuramente ci metterà del suo e cambierà qualcosa: lo trovo corretto e anche stimolante perché anch’io avrei voluto vedere la mia squadra fare qualcosa in più e magari ora lo vedrò. Senza nulla togliere ai predecessori, è il tecnico più importante del Verona della mia gestione. Due anni fa ha fatto la semifinale di Champions e l’anno prima era terzo in A, non dimentichiamolo. Mi è piaciuto molto, sono contento e orgoglioso di lavorare con lui".
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