Al termine del match tra Torino ed Inter della categoria Berretti, abbiamo intervistato il tecnico Fogli, che ha valutato il match, soffermandosi sull'episodio del rigore che ha condizionato la gara. Ecco le sue parole:
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Berretti / Inter-Torino 2-1, Fogli: “Bravi i miei ragazzi, ma il rigore ha cambiato il match”
Salve mister. Una partita cominciata molto bene, poi una rimonta subita, come mai?
“Abbiamo fatto gol nei primi minuti, è stata una partita tirata: l’1-1 dell’Inter è stato un gran gol. Nel secondo tempo i ragazzi hanno fatto bene creando occasioni con Barbon e Dieye. Poi c’è stato l’episodio del rigore, con Russo che quando ha visto arrivare il portiere si è lasciato andare. Noi dopo abbiamo fatto la partita cercato di recuperare, i ragazzi hanno fatto un ottimo secondo tempo. Questo episodio ha cambiato l’andamento della gara. C’è stato un episodio netto nei confronti di Buongiorno in area di rigore, nel quale il nostro ragazzo ha tolto la palla prima dell’avversario, ma l’arbitro ha valutato in modo diverso rispetto all’episodio di Russo di qualche minuto prima.”
L’Inter ha vinto con un calcio di rigore che sembrava molto generoso: secondo lei era da assegnare?
“Fa parte del gioco: non dico che sia giusto lasciarsi andare, ma gli attaccanti in area devono saper usare il mestiere, in questo Russo è stato molto bravo. Fa parte anche delle capacità calcistiche, non sono cose che di certo vanno insegnate, ma ci sono anche episodi in cui avere furbizia. L’arbitro è stato un po’ generoso, l’episodio nell’economia del match risulta importante, ma non voglio ridurre la partita a quello.”
Ha tolto Rossetti nel secondo tempo, come mai? Era dolorante?
“Aveva un problema al gomito, che si era procurato sabato scorso nell’amichevole della Primavera con la Cremonese: era dolorante, perché ci è caduto sopra sabato scorso. Sembrava gestibile come infortunio, il nostro medico gli ha fatto anche un bendaggio. Ma lui ha chiesto il cambio perché il dolore lo condizionava troppo nei contrasti e non riusciva a restare in campo.”
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