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Termina senza squilli la Coppa dell'Amicizia per la Berretti del Torino, nel palcoscenico serbo di Zlatibor - località verso il confine con la Bosnia-Erzegovina. I granata, infatti, con la testa già alla finale scudetto contro il Sassuolo, hanno chiuso a 0 punti il girone di qualificazione giocato nell'ordine contro Vojvodina (Serbia), Buducnost (Montenegro) e Dinamo Zagabria (Croazia), subendo 6 gol e realizzandone soltanto uno, nella partita d'esordio contro lo stesso Vojvodina, a firma di De Pierro.
Niente di preoccuparsi, sia chiaro: l'obiettivo della spedizione granata era quello di far acquisire esperienza internazionale e di mettere minuti nelle gambe alla propria rosa, che il tecnico Roberto Fogli ha fatto girare abbondantemente per testare i propri giocatori in vista della sfida secca in programma giovedì prossimo. Chiaramente perdere non è mai piacevole per nessuno, ma la concentrazione, in questo momento della stagione, va chiaramente ad un altro appuntamento: dopo l'ottima doppia vittoria nella semifinale contro l'Inter (4-0 al Filadelfia e 2-3 in trasferta), i granata arrivano alla sfida di Città San'Angelo, in provincia di Pescara, con la possibilità di conquistare l'undicesimo titolo della categoria, il primo dal 2014.
Da adesso comincia l'ultima fase di preparazione, la più delicata. Con la Coppa dell'Amicizia alle spalle, ma con la speranza di poter mettere le mani, tra meno di una settimana, sul premio più ambito.
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