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Il successo è più vicino di 45'. Milan e Torino, a fine primo tempo della finale di ritorno di Coppa Italia Primavera, sono fermi sullo 0-0, un risultato che favorisce i granata in virtù del 2-0 dell'andata al Filadelfia. Prestazione ordinata del gruppo granata, che soffre il minimo e sembra essere in controllo del match. Ma con un po' di coraggio in più la si potrebbe anche chiudere.
Coppitelli opta per la riconferma in gran parte di chi tanto ha fatto bene nel "primo tempo" della sfida, con la sola novità di Kone - rientrante alla squalifica - al posto di Oukhadda. Nel Milan, dopo la prova gravemente insufficiente del Filadelfia, neanche in panchina Mastour. Il Milan comincia con il piglio di chi non ha niente da perdere - e in effetti così è. I granata appaiono sedersi leggermente sugli allori dell'andata, limitandosi a contenere senza lasciare spazio a uno spillo, né tantomeno ai cross che piovono dalle corsie laterali.
Quel che ne esce è una partita di discreta bruttezza, tattica e bloccata, in cui la linea difensiva granata regge senza troppe ansie ali primi minuti di sterile assalto rossonero. Nella sostanza, è Rauti il primo a provarci tra i suoi, con un destro velenoso sul primo palo che termina alto a seguito di un ottimo strappo in contropiede. Pur non trovando la rete, il Milan non smette di crederci, con una doppia, interessante occasione per Tsadjout nei pressi della mezz'ora, quando per due volte anticipa Capone ma conclude fuori (prima di testa, poi di piede) alla destra di Coppola. Il Toro prova a scuotersi e si affaccia per la prima volta con convinzione dalle parti di Soncin, con Kone che si vede deviare da pochi passi il tiro ravvicinato da Bellanova. Ancora troppo poco, per vedere da vicino la Coppa. Nella ripresa bisognerà fare qualcosa in più.
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