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Nell'anno del Filadelfia, il Torino decide di cambiare guida tecnica sia in prima squadra, sia in Primavera. Ed è proprio quest'ultimo cambio, in qualche modo, a fare la storia, di nuovo, nell'ambito del settore giovanile granata. L'arrivo di Federico Coppitelli dal Frosinone, infatti, segna un'epoca, o almeno un'epoca moderna: era da quasi 40 anni infatti che il tecnico del Torino Primavera non proveniva dal cosiddetto "vivaio" granata, ovvero dal parco allenatori dello stesso settore giovanile della società di Via Arcivescovado.
L'ultimo "esterno" era stato Sergio Vatta, leggenda granata, capace di portare a casa 4 tornei di Viareggio, 6 Coppe Italia e 2 Campionati di categoria nel suo corso al Toro. Vatta, arrivato nel 1977 alla guida del Torino, aveva allenato precedentemente nella Pro Vercelli, ed era approdato al Filadeflia da "outsider". Nei 40 anni successivi, però, fino ad oggi, nessun altro allenatore era arrivato da "fuori", da fuori il parco allenatori "del Fila": da Claudio Sala a Rampanti, passando per Asta ed infine Longo, tutti quanti sono cresciuti nella cantera del Toro.
Il responsabile del attore giovanile Cosimo Bava ha selezionato personalmente Coppitelli per le sue qualità e per il suo grandissimo curriculum: con l'ex Frosinone, dunque, oltre a chiudersi il vincente ciclo Longo, si apre una nuova parentesi. O meglio, un nuovo capitolo: il neo tecnico della Primavera ha su di sé un'eredità pesante, quella dell'uscente Longo, ma anche quella di Vatta, ultimo esterno, 39 anni fa, a guidare la Primavera granata. Coppitelli, però, ha dimostrato di poter reggere simili pressioni, e sarà proprio sotto la sua guida tecnica che la Primavera giocherà la prima partita al Filadelfia, e cercherà di dare continuità a questi ultimi tre anni di grandi successi e soddisfazioni.
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