A parlare sarà sempre e solo il campo. I risultati servono poi ad avvalorare e rafforzare le tesi. Un mese fa si parlava già della crescita evidente della Primavera del Torino, ma i risultati non davano la conferma. Dal primo maggio, però, a oggi la marcia è stata invertita anche in termini di punti. Nelle ultime sette partite la squadra di Coppitelli ha ottenuto 3 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte (di cui una, contro la Roma, maturata proprio all'ultimo secondo): 11 punti (media di 1.5 a partita) contro i 13 delle precedenti 20 partite (media di 0.65). Un intervallo di tempo in cui il Torino ha sempre giocato buone partite, eccezion fatta forse per la trasferta di Cagliari, dove effettivamente si poteva fare qualcosa in più.
Primavera
Coppitelli, la sua mano si vede: ha risollevato il Torino Primavera
Nell'ultimo mese la squadra di Coppitelli ha fatto 11 punti, staccato la Lazio e si è avvicinata al Bologna
CRESCITA - La bontà del lavoro svolto sin qui da Coppitelli è inconfutabile. Il 4-1 contro il Bologna è stato netto: si è visto un Torino dominante e convincente. Non è una sorpresa questa partita, ma una conferma: ad esempio anche contro la Roma - pur perdendo - i granata avevano giocato un'ottima partita. La differenza tra le due gare l'hanno fatta le qualità degli avversari. I giallorossi sono una squadra che giocherà fino alla fine per vincere il campionato, i rossoblù per salvarsi. La sensazione però è che di partita in partita questo Torino stia aggiungendo sempre più tasselli per migliorarsi. Basta guardare ai singoli. Todisco fino a un mese e mezzo fa non proponeva prestazioni di questo livello, ora invece è un terzino affidabile e continuo. Greco non era così determinante e Cancello così letale sotto porta. Molti giocatori sembrano trasformati, a dimostrazione di quanto sia importante ritrovarsi in un contesto che funziona anche grazie al conseguimento di alcuni risultati che mentalmente hanno liberato la squadra.
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FINALE - Contro il Bologna era pronosticabile un po' di timore visto l'importanza della partita, che era quasi una finale. Invece nessuna paura. Dal primo all'ultimo minuto il Torino ha giocato con forza, determinazione e con sprazzi (sempre più continui) di qualità. Per questo Coppitelli dopo la partita ha detto che la squadra può salvarsi con o senza playout. Verissimo. Per citare un grande allenatore (che faceva riferimento a un'altra squadra), ora affrontare questo Torino è come andare dal dentista. È dura per tutti. Realisticamente, va detto che la salvezza diretta (che dovrebbe consistere nel raggiungimento del quartultimo posto) resta un impresa. Nelle ultime tre giornate i granata dovranno affrontare l'Empoli mercoledì (un'ottima squadra che si sta giocando l'accesso ai playoff), domenica il derby contro la Juventus capolista e poi il prossimo mercoledì chiuderanno contro la Sampdoria che si sta contendendo il primato proprio contro i bianconeri. Tre partite difficilissime e senza possibilità di riposare mentre il Bologna nel prossimo turno ospiterà l'Ascoli ultimo in classifica. Tra il caldo e gli impegni ravvicinati sarà verosimilmente difficile tenere il ritmo visto contro il Bologna, ma il sogno è quella di finire il campionato senza dover giocare i playout. Una motivazione in più per stringere i denti, in attesa di capire quali saranno le decisioni ufficiali del Consiglio di Lega Serie A riguardo la riforma del campionato 2021/2022.
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