Ci sono stati una serie di fattori che hanno fatto diventare questo Torino Primavera, giunto ai quarti di finale del Viareggio, un aggregato di outsider, giocatori che hanno trovato poco posto nelle partite stagionali, e che si sono visti costretti a sfruttare al massimo la vetrina del più prestigioso torneo internazionale giovanile per mettere in difficoltà Longo nelle sue scelte presenti e future. Inizialmente, visto l'impegno contro i danesi dell'Helsingor, il mister granata ha scelto di mettere in campo, come spesso è accaduto, giocatori meno utilizzati: scelta che si è ripetuta alla terza partita del girone, vista la qualificazione già acquisita. I vari Ianniello (gol su punizione contro la Rappresentativa Serie D), Traore (rete nella stessa partita, ottima prestazione contro il Livorno), Tassi (gare di qualità) hanno sorpreso in positivo, rassicurando Longo sulla validità collettiva del suo gruppo.
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Cucchietti, Traore e gli altri: a Viareggio Primavera spinta dagli outsider
Anche contro l'Empoli, il registro non è cambiato. Cucchietti, in stagione chiuso da Zaccagno, ma protagonista in Versilia, si è distinto in positivo, soprattutto nella lotteria dei rigori, dove ha neutralizzato la conclusione di Zini. Poi, è stato Traore a realizzare il tiro decisivo. Quarti di finale. Potere agli outsider.
Ora è difficile dire di no a questi ragazzi, comunque si concluda questo torneo. Certo, le occasioni per mettersi in mostra ci sono ancora, eccome, tra campionato ed eventuale - probabile - fase successiva, ma certamente, dopo un Viareggio vissuto da protagonisti, molti non saranno più disposti ad accontentarsi. Per il futuro, però, c'è tempo. I pensieri di questi giorni vanno solo alla prossima sfida, domani contro lo Spezia, dove ci si giocano una semifinale e un ipotetico derby. Senza intenzione di fermarsi, perché questo torneo, per qualcuno, conta ancora di più del solito.
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