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Primavera, Torino-Juventus Coppitelli
C'è sempre una prima volta, ma questa è particolarmente sentita. Sabato pomeriggio la Primavera del Torino a Lecce sfiderà i salentini, una partita che assume un significato particolare perché sulla panchina dei giallorossi siede uno dei personaggi più importanti della storia della Primavera granata: Federico Coppitelli. L'allenatore dell'ultimo titolo vinto e non solo. Lui è il terzo tecnico all time per partite con la Primavera, dietro solamente a dei mostri sacri come Vatta e Ussello. Numeri raggiunti grazie a due cicli: quello della Coppa vinta appunto e quello del suo ritorno, quando prese il posto di Cottafava e riuscì a salvare un Torino che pareva destinato al Primavera 2.
Il suo cerchio si era chiuso la scorsa stagione proprio a Lecce dopo aver ottenuto la salvezza la giornata precedente al Filadelfia contro l'Atalanta. Poi la separazione con il Toro e la firma proprio con i salentini. Dalla trasferta di Lecce al Lecce con il primo incrocio ancora in terra pugliese. Una gara che ha un retrogusto particolare per tutti. Coppitelli e il Toro sfidano il loro passato, un passato luminoso e bello. D'altronde il legame tra l'allenatore e la piazza è sempre stato forte. Lui era stato bravo a prendere il posto di Moreno Longo convincendo i tifosi. Loro, invece, hanno saputo coinvolgere il tecnico del granata creando così un connubio importante di cui ha parlato proprio il tecnico granata nell'intervista concessa a Toro News appena dopo lo scadere del suo contratto.
Adesso tutti si ritroveranno in campo. Lì dove Coppitelli ha spesso trascinato i granata, adesso lo stesso allenatore cercherà di togliere il sorriso al Torino. Per l'allenatore romano l'obiettivo sarà quello di vincere per agganciare proprio la sua ex squadra in classifica, con i granata avanti di tre punti rispetto ai giallorossi (17 punti contro 14), il Toro dal canto suo deve dare continuità al successo contro il Milan per continuare a inseguire i primi posti. Lo spazio per i sentimenti ci sarà di sicuro, ma non in quei 90 minuti durante i quali Coppitelli ha sempre e solo dato tutto. Questo il Toro lo sa bene.
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