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Ci si aspettava un po' di buonsenso. Ma, come spesso accade, di buonsenso non si può parlare nemmeno stavolta. Nonostante il maltempo, il gelo, il ghiaccio, il Torino - questa mattina - è partito per San Benedetto del Tronto. Ieri...
Ci si aspettava un po' di buonsenso. Ma, come spesso accade, di buonsenso non si può parlare nemmeno stavolta. Nonostante il maltempo, il gelo, il ghiaccio, il Torino - questa mattina - è partito per San Benedetto del Tronto. Ieri a Sarzana, oggi a San Benedetto del Tronto. 500 chilometri di viaggio, e non per giocare gli ottavi, o la finale. No. Per disputare la seconda gara del girone eliminatorio. E così, se ieri sembrava possibile che l'intero girone potesse giocare in Toscana e dintorni, oggi la nuova comunicazione.
Si gioca a San Benedetto del Tronto (e non a Centobuchi, ma la distanza è sempre la stessa) e poi a Porto D'Ascoli, sabato, come già da programma. Una premessa: anche Olé Brasil e Sambenedettese avrebbero dovuto spostarsi verso la Toscana (ieri la gara tra le due è stata disputata nelle Marche). E difatti qui non si discute solo di quanto riservato al Torino, ma dell'assurdità di giocare il girone eliminatorio in due regione diverse (e non confinanti, come Liguria e Toscana). Cosa che non è capitata, per esempio, al Milan, all'Inter, alla Roma, alla Fiorentina, alla Juventus. L'elenco sarebbe talmente lungo che non è il caso di continuare.
A nulla è servita la nostra 'denuncia' di chiarimenti. Le nostre pressioni, tra le altre, sembravano aver trovato una qualche risposta. Poi, però, il dietrofront dell'organizzazione, la comunicazione al Torino che in fretta e furia ha lasciato l'hotel dove si trovava per raggiungere la nuova destinazione.
(foto M.Brozzi)
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