Abbiamo scelto lui e non Edera, pur se quest'ultimo ha messo a segno due presenze in Serie A, un po' per il maggior numero di reti segnate (14 contando tutte le competizioni), un po' per la maggiore continuità e un po' perchè un'annata così era difficile da pronosticare. E' stato un leader della formazione di Longo, riuscendo anche ad approfittare dello spazio procurato dal doppio infortunio di Debeljuh e Martino. Un attaccante che si contraddistingue per forza fisica, corsa e anche buona qualità nel piede destro, come ha dimostrato pennellando il gol che ha dato al Torino Primavera la semifinale Scudetto. Per lui, ora, si profila un futuro in Lega Pro.
giovanili