giovanili

Giusto puntare sui giovani talenti?

Redazione Toro News

di Ivana Crocifisso

La seconda giornata consecutiva in cui tutte e tre le squadre nazionali hanno portato a casa i tre punti ha lasciato l’ambiente granata,...

"di Ivana Crocifisso

"La seconda giornata consecutiva in cui tutte e tre le squadre nazionali hanno portato a casa i tre punti ha lasciato l’ambiente granata, che da sempre ha a cuore le giovanili, con una speranza in più. Quella di vedere pian piano maturare i frutti di un lavoro che va avanti ormai da qualche anno, ma che non può di certo fermarsi qui e ora, perché troppo presto, perché ancora tanto si deve fare per far sì che il Settore giovanile granata torni ai fasti di un tempo.

"Nell’ultima stagione prima del fallimento, lo ricordava lo stesso Pigino qualche giorno fa in occasione della puntata di Toro News in Tv, il Toro schierava tra i titolari ben otto giocatori provenienti direttamente dal vivaio granata. Un record per una squadra di B, e che adesso impressiona un po’, ma al quale si deve puntare fortemente. Questo non significa ‘bruciare’ i talenti del vivaio granata, perché una convocazione con la Prima squadra non ha mai bruciato nessuno. Allenarsi con chi ha tanta esperienza, respirare, perché no, l’aria di una partita seppur dalla panchina, non può che far bene a dei ragazzi che meritano una possibilità. Se non altro perché la società granata non può permettersi di crescere giovani calciatori per anni e poi, proprio per il mancato coraggio di offrir loro una possibilità, lasciarli liberi di cercare fortuna altrove. Lo si è fatto tante, troppe volte nell’ultimo quinquennio. È ora di invertire la rotta: il che non significa schierare la Primavera, come alcuni tifosi delusi auspicavano nei giorni scorsi, ma prendere almeno in considerazione questi ragazzi. C’è poi come sempre il rovescio della medaglia: la situazione di Cofie e Stevanovic ha fatto molto discutere. Troppa poca esperienza, in tanti hanno tuonato: ‘si è sbagliato a buttarli nella mischia’. Ecco, questo è il punto. La mischia. Mettiamoci nei panni di un diciottenne/diciannovenne alla prima esperienza in granata. Uno, Cofie, il più discusso, in campo a Bergamo a 5’ dalla fine, per prendere il posto di Zanetti, improvvisato difensore centrale. Quanto è stata controproducente questa mossa? L’assenza in panchina di un difensore centrale ha fatto sì che Lerda propendesse per l’inserimento di Cofie e l’arretramento di Zanetti. La squadra ha perso non solo perché Cofie è stato sfrotunato nella deviazione/assist per Tiribocchi, ma anche perché il tecnico granata si è trovato costretto a rimescolare le carte a centrocampo, reparto che fino a quel momento aveva tenuto. L’inserimento di Cofie e la diversa disposizione dell’undici in campo è stata anche causata dal fatto che nessun difensore centrale era presente in panchina. Cosa alquanto curiosa questa, perché viste il lungo elenco di assenze chiunque avrebbe portato un Primavera in panchina, nello specifico Pippo Scaglia. Perché è comodo inneggiare ai ragazzi della Primavera quando le cose alla Prima squadra non vanno bene, ma una volta intrapresa la strada opposta non si può solo tacciare chiunque di inesperienza e rispedirlo da Asta, manco si trattasse di un deposito.

"(Foto: TorinofC)