Si è conclusa la prima stagione al Torino per Ibrahim Karamoko. Il centrocampista classe 2001 prelevato dal Chievo a ottobre, in Primavera ha vissuto una stagione da fuoriquota che lo ha visto elevarsi a giocatore con maggiori doti tecnico-tattiche del gruppo ma che ha visto una grave macchia, quella dell'espulsione e della maxi squalifica dopo gli eventi contro la Fiorentina. Un errore che è servito a Karamoko per crescere e che ormai va ritenuto alle spalle.
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I profili migliori del Torino Primavera: Karamoko ha doti, serve mentalità
Dopo l'errore contro la Fiorentina si è riscattato conducendo i granata alla salvezza, è il giocatore che più di tutti potrebbe essere utile in prima squadra
POTENZIALE - Quel momento non può fare dimenticare le qualità del francese, che spesso è stato protagonista di una Primavera che si è aggrappata a lui e alle sue giocate (in totale 17 presenze, 5 gol e 1 assist). Basta pensare che nel periodo della sua squalifica il Torino non ha mai vinto, mentre dal suo ritorno ha iniziato la rimonta che ha portato alla salvezza diretta. Karamoko è di sicuro la stellina di questa squadra, il giocatore che per fisicità e per qualità più di tutti può puntare al professionismo. L'aveva già dimostrato a Verona con il Chievo dove aveva giocato ben 8 partite in prima squadra tra Serie A, Serie B, Coppa Italia e Playoff. Ora si vedrà per un possibile prestito, che potrebbe essere preceduto dal ritiro con la prima squadra.
DIMOSTRAZIONI - Al Torino Karamoko si è imposto come centrocampista dalle spiccate doti offensive che abbina le doti fisiche a quelle tecniche. E ha imparato anche a stringere i denti, basta pensare che nelle ultime giornate aveva giocato con un principio di pubalgia, fastidio che gli impediva di poter rendere al meglio e di giocare l'intera partita. Lui questi problemi se li è lasciati alle spalle, provando a dare tutto in campo. Grande merito va dato anche a Coppitelli, che l'ha spinto a dare tutto fino all'ultima giornata provandolo anche nella posizione di mezzapunta. Karamoko resta però un centrocampista: forte fisicamente, tecnicamente bravo nello stretto e negli inserimenti. Insomma, è un giocatore che se riuscirà a maturare dal punto di vista mentale potrebbe anche tornare utile in ottica prima squadra. Di certo c'è che in questa stagione è stato l'unico a suscitare questa sensazione.
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