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Ecco le consuete pagelle ai ragazzi della Primavera del Torino al termine della gara contro la Lazio. Bortoluz segna il gol più importante della sua carriera, ma Zaccagno tiene in piedi il Torino nel momento peggiore. Menzione d'onore per Berardi e Candellone: serata sfortunata, invece, per Debeljuh e Martino.
DI SEGUITO LE PAGELLE DI TORINO-LAZIO 2-1
ZACCAGNO 7.5: Chiamato in causa un paio di volte nel primo tempo risponde presente, potendo solo incrociare le dita, però, quando la girata di Palombi termina alta. Poco da fare sul goal di Cardoselli, invece in seguito è lui a tenere in piedi il Toro salvando su Rossi, Mattia e Palombi. Aveva promesso il secondo scherzetto alla Lazio: se riesce, è perché Zaccagno ci ha messo molto del suo.
CARISSONI 6.5: Costretto sulla difensiva, nel primo tempo spinge pochino rispetto al solito, e quando lo fa i compagni lo servono poco. In avvio di ripresa sbanda come il resto della difesa, poi è uno di quelli che suonano la carica.
MANTOVANI 6.5: Puntuale su ogni pallone nel primo tempo, poi paga anche lui la sbandata collettiva del reparto arretrato nel primo quarto d’ora della ripresa, in cui la Lazio segna solo una rete per merito di Zaccagno. Riprende presto il controllo della situazione, e poi non passa più nessuno. Gli attaccanti di Inzaghi girano al largo.
AURILETTO 6.5: Titolare fisso giocando “sottoleva”, il difensore classe 1998 dimostra ancora una volta di essere prospetto interessante per applicazione e intelligenza. Va in difficoltà a inizio ripresa, quando rischia di regalare un goal agli avversari, ma poi si ricompone bene e non commette altre sbavature.
ORIGLIO 6.5: Il mancino ex capitano della Berretti gioca una partita attenta: nel primo tempo dalla sua parte non arrivano grandi pericoli. Nella ripresa stringe bene un paio di diagonali, evitando di perdere la trebisonda. Promosso
OSEI 7: se Longo a centrocampo alterna tutti (Tindo, Segre, Piccoli) tranne lui, un motivo c’è. Solido e cattivo in fase difensiva (salva il raddoppio al 52’ della ripresa), ordinato palla al piede (al 5’ mette Berardi davanti alla porta) e bravo anche a inserirsi in area avversaria (vicino al goal nel primo tempo). Punto fermo
PICCOLI 6.5: buono l’impatto del mediano ex Varese, che sta guadagnando spazio nella considerazione di Longo. Grintoso il giusto (per lui anche un giallo) e dimostra anche buone doti tecniche. Cala alla distanza, comprensibilmente.
EDERA 6: Il più talentuoso dei granata prova ad accendersi poche volte nel primo tempo, controllato a uomo da Germoni. Nella ripresa ha poche volte l’occasione di inquadrare la porta, e batte in modo non indimenticabile qualche calcio piazzato. Si prodiga come tutti i compagni, anche se non è la serata migliore
DEBELJUH 5.5: Il capocannoniere stavolta non riesce ad essere un valore aggiunto. Mette un cross pericoloso a inizio partita, poi non è più pericoloso. Costretto a uscire all’intervallo. [1’st MARTINO 5.5: il calcio di rigore sbagliato pesa. Poi è costretto a uscire in barella: serata davvero sfortunata (41’ st BORTOLUZ 7: segna il gol più importante della sua giovane carriera: quello che regala la prima Supercoppa Primavera di sempre al Torino. Non male…)]
BERARDI 7: il Folletto di San Marino agisce nell’inedito ruolo di punta centrale e già dopo cinque minuti va vicino a procurarsi un rigore. E’ il più attivo in avvio, quando prova a mettere pepe nella difesa granata. Per tutta la partita lotta su ogni pallone e coglie un meritato gol del pari. (36’ st KOBON 6.5: chance importante, esordio assoluto in Primavera non banale. Prova a sguinzagliare la sua velocità sulla fascia. Si sarebbe procurato un calcio di rigore nei supplementari, l’arbitro lascia correre a sorpresa. Segna e si lancia in capriole, ma inutilmente: fuorigioco. Longo comunque potrebbe aver scoperto una risorsa interessante)
CANDELLONE 6.5 Corre molto e mai a vuoto. Lotta su tutti i palloni, prova anche la conclusione, deve fare il leader offensivo del Torino a lunghi tratti dopo l’uscita di Debeljuh. Spinge ai cento all’ora ogni volta che ne ha l’occasione, encomiabile per tenuta fisica e spirito di sacrificio.
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