Ecco Stefano Lo Russo: “Oggi è una giornata storica. Siamo straordinariamente contenti: Ringraziamo il presidente Cairo, che ha creduto in questo progetto, e al mio assessore Carretta. Abbiamo rimesso in piedi questo percorso che è iniziato nel 2016, quando fu presa la decisione di dare al Torino il Robaldo. Parliamo di un’impiantistica sportiva all’avanguardia, mi complimento con l’architetto Seita anche per la parte architettonica. Questo va nell’ottica di quello che ci eravamo detti quando abbiamo iniziato questa avventura: l’obiettivo di rendere Torino e il Torino una cosa unica, per essere una città che consolidi la presenza del Torino FC e delle sue strutture per rinforzare la dimensione granata di Torino. Abbiamo parlato nel nostro programma elettorale di cittadella granata. Questo è il primo pilastro, molto importante. Riqualifica una porzione del nostro territorio della Circoscrizione 2 che è una delle più grandi della città. Quella è una delle zone che potrà trovare da questo insediamento anche tante altre attività che si svilupperanno nei dintorni per quello che verrà generato dall’indotto, tra via Artom e i giardini Colonnetti. Abbiamo superato degli ostacoli burocratici, ora non vediamo di tagliare il nastro del nuovo Robaldo”.