Il principio su cui lavori che si vede è il portare tanti sottoleva nelle varie categorie. Qual è quello che non si vede?
le voci
Ludergnani a 360°: “Dal Robaldo alla Primavera, la vedo così”
"Su questo principio devi lavorare con gli allenatori, così che conoscano i giocatori. Ovviamente serve la qualità senza guardare la carta d'identità. Per questo dico che non dobbiamo guardare le classifiche, perché a gennaio abbiamo spostato Perciun e Desole dall'Under 17 all'Under 18, due ragazzi fondamentali. Chi è bravo deve giocare sopra. Non contando le classifiche, perché la valutazione è su quanto produciamo. Quello che non si può vedere è la maggior intensità e nel coraggio nel gioco. Anche questo fa parte del coraggio degli allenatori. In Primavera ci sono state prestazioni che non ci piacevano, ne abbiamo parlato con Scurto. Ci porta prendere dei rischi, ma vogliamo fare questo. Ci dobbiamo allenare con grande intensità".
Una vittoria del campionato porterebbe più appeal?
"L'altra sera a Sportitalia ho percepito che in questo momento siamo la più grande sorpresa, forse il Lecce è più sorpresa. Da un lato questa cosa mi dà fastidio e dall'altro mi inorgoglisce. Noi ci crediamo. Cosa cambierebbe un'eventuale vittorie? Io credo che le cosa possano cambiare quando c'è continuità. Non dimentichiamoci che abbiamo anche fatto una finale del Torneo di Viareggio. Noi dobbiamo dare continuità. Uno debba venire al Torino perché pensa di poter fare un certo percorso e i genitori pensino che possa farlo. Faccio i complimenti al mister e al suo staff. Sono stagioni pesanti, noi siamo a completa disposizione della prima squadra. Ovviamente devo fare i complimenti ai ragazzi. L'emblema della partita di sabato è che abbiamo un gruppo di giocatori e bravi ragazzi, nel momento di difficoltà sono entrati ragazzi che non andavano in campo da partite e l'hanno decisa loro. Non andiamo giù con la pancia piena".
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