Giuseppe Borello è l'uomo delle grandi occasioni. L'ha dimostrato una volta di più nell'andata dei playoff contro la Fiorentina, quando entrando a partita in corso ha raddrizzato la rotta granata nel momento più pericoloso, nel momento in cui la squadra di Coppitelli, dopo essere finita in svantaggio a seguito di 60' comandati, stava rischiando di sbandare, attaccando a testa bassa senza lucidità.
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L’uomo dei ritorni e decisivo all’andata: Toro, la Primavera si aggrappa a Borello
Il suo ingresso si è rivelato decisivo: dopo pochi tocchi il rigore guadagnato (poi realizzato da Butic), poi una continua spinta sulla destra che ha messo ancora in sofferenza la Viola - tra serpentine e combinazioni interessanti. Ancora una volta, Borello non ha tradito: arrivato a gennaio dal Crotone, l'esterno ci ha messo molto poco poco a convincere Coppitelli delle proprie qualità, scalando gradualmente le gerarchie della squadra. Il climax, inutile sottolinearlo, è stato il punto esclamativo nella finale di ritorno di Coppa Italia a San Siro, dove ha siglato il gol partita dopo il 2-0 dell'andata a 10' dalla fine. Un graffio pesante sul più importante successo granata.
Ma ora Borello non vuole fermarsi: ha dimostrato ancora una volta di saper essere decisivo, e Coppitelli ne terrà conto. A due giorni dal ritorno da giocarsi al Franchi, crescono le quotazioni di vederlo titolare nell'11 che proverà ad agguantare le semifinali con l'Atalanta. Ci sarà bisogno del miglior Toro, e questo passa dal miglior Borello. Vero, lui non c'era quando in autunno i granata si imposero 3-0 in casa della Viola, ma era un'altra epoca, con altre consapevolezze. Ora, la Primavera si gioca tutto in un'unica partita: e l'uomo delle gare di ritorno è pronto a dire la sua, ancora una volta.
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