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L’uomo delle finali: Primavera Torino, per la Coppa ecco il fattore Coppitelli

Nikhil Jha
Giovanili / 4 titoli su 6 finali e l'esperienza di sapere cosa si prova ad essere ad un passo dal successo. Il tecnico granata è l'uomo giusto a cui affidarsi

In una settimana in cui si è riscritto il concetto di "qualificazione al sicuro", il Torino Primavera parte per San Siro a giocarsi la finale di ritorno della Coppa Italia Primavera, contro il Milan. Se qualcuno pensava che il 2-0 di una settimana portasse i granata ad avere già le mani sul trofeo, gli avvenimenti degli ultimi giorni lo avranno fatto ricredere. Tra questi non c'è sicuramente Federico Coppitelli, tecnico alla seconda stagione in granata, che al termine dell'incontro del Filadelfia : "Siamo in vantaggio, ma dovremo giocare un'altra partita perfetta". E a parte ha aggiunto: "Fidatemi di me, che qualche finale l'ho fatta".

È vero: Coppitelli è uno che - a livello giovanile - di finali se ne intende: con la Nuova Tor Tre Teste, storica realtà romana, fu capace di arrivare in finale con i Giovanissimi dilettanti nel 2008 e di vincerla l'anno successivo, sconfiggendo il Margine Coperta per 2-0.

Ma non solo: nel 2010 Coppitelli e i suoi arrivano di nuovo in finale nella categoria Allievi, vincendo nuovamente per 2-0 contro la Liventina Gorghense, formazione trevigiana. Arrivare in fondo per tre volte non può essere un caso; ecco perché il Forsinone prima e la Roma poi decidono di puntare su di lui. E le aspettative non verranno tradite.

Il percorso con la Roma è identico a quello vissuto tra i dilettanti: in tre anni consecutivi, dal 2013 al 2014, una finale persa (solo ai rigori, contro l'Inter) e una vinta con i Giovanissimi (avversaria la Juventus), più il successo con gli Allievi (2-1 ai supplementari contro l'Empoli). A tutto questo, da aggiungere anche il trionfo (nel 2014) alla fase italiana della Nike Cup. Sulla panchina granata c'è un vincente, dunque, che cerca oggi la consacrazione con il suo primo titolo nella categoria regina delle giovanili. A San Siro l'occasione è ghiotta, ma il Toro ha il suo uomo da finali: il trofeo che manca dal 1999 è vicino, starà a Coppitelli (e alla squadra) fare tutto il possibile per agguantarlo definitivamente.