Al termine della sfida al Cesena, il tecnico granata Christian Fioratti è intervenuto ai microfoni di Toro News per commentare il verdetto del campo. Di seguito le sue parole dopo la vittoria sui bianconeri per 3-1.


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Primavera, Fioratti post Torino-Cesena 3-1: “L’unione di intenti è la chiave”
Quanto era importante vincere contro il Cesena dopo Roma e farlo restando sul pezzo dal primo all'ultimo minuto senza disunirsi mai. Forse questo rende il successo ancora più dolce? "Sicuramente. Il Cesena è un'ottima squadra, lo dimostrano i sei risultati utili nelle ultime sei giornate, arrivavano da un percorso netto molto positivo, è una squadra in salute che segna molto e che ha una realtà importante anche in Under 18. Per noi vincere era importante, non solo per la classifica. Il nostro primo obiettivo era portarci a 43 punti. Non dico che ci metta a posto, qualcosa da fare c'è sicuramente però era una questione mentale. Avevo paura che i ragazzi digerissero questa partita come qualcosa di difficile per preoccupazione. Sono ragazzi non abituati a lottare per un obiettivo che non è vincere per forza un campionato, ma anche salvarsi. Ci sono momenti in cui bisogna adattarsi a questi situazioni e crescere. I ragazzi lo hanno fatto durante la partita: hanno sofferto nel primo tempo, abbiamo avuto la fortuna di andare in vantaggio, poi abbiamo subito un po' la reazione del Cesena. Così era stato anche a Roma, dove abbiamo avuto cinque minuti di paura, dal 52' al 57'. Da lì volevo ripartire, non volevo che si ripetessero quei minuti di paura. Sono stati bravi i ragazzi a creare un secondo tempo più dinamico, più cattivo; ci siamo difesi attaccando, mettendo pressione. La vittoria è la giusta ricompensa per un sacrificio fatto con cuore e passione dai ragazzi"
Nel finale si è visto come il gruppo sia sia unito nel cercare di difendere quanto fatto e nel trovare poi il terzo gol. Tra tutti ha stupito Acquah, così centrato alla seconda partita in Primavera. Cosa può aggiungere al gruppo? "Ho avuto la fortuna di lavorare con tanti ragazzi. Conosco il loro percorso e so quanto Toro hanno dentro. Acquah è uno di loro. A me servono in questo momento ragazzi che capiscano che sono in un posto speciale. Devono mettere in pratica ciò che hanno imparato negli anni e insegnarlo a chi è arrivato a Torino quest'anno o quello precedente. Noi allenatori, lo staff, i ragazzi che hanno avuto un percorso importante al Toro come Desole abbiamo il compito di insegnare che valore c'è qui. Quando si capisce il valore si può fare un salto di qualità, la serenità e la cattiveria calcistica vengono poi"
Spesso insiste sul valore del gruppo. Nonostante l'assenze, che sono tante, la squadra è stata coesa contro il Cesena e non si è sentita l'emergenza. Quanto inorgoglisce vedere che tutti sono stati pronti a dare una risposta? "Per me è fondamentale. Più riesco a creare una famiglia all'interno della squadra, più posso appoggiarmi a tutti. Come è successo con Acquah che è entrato, con Sow che è entrato e ha fatto il gol della serenità, con Desole che ha fatto qualche partita in Under 18 e che in Primavera ha giocato in un ruolo non suo. Prima ci rendiamo conto che tutti dobbiamo portare qualcosa e che la squadra ha bisogno di tutti, prima faremo bene. Sono convinto che questa squadra qua con un'unione di intenti possa fare cose più che discrete"
Può aggiornarci sugli infortunati? Spera di recuperare qualcuno in vista dei prossimi impegni? "Dalla Vecchia ha avuto un problemino e non abbiamo voluto rischiarlo perché non ti giochi tutto in una partita. Olsson è rimasto in panchina a disposizione in caso di necessità estrema ma ha avuto un piccolo affaticamento e non lo abbiamo rischiato. Noi cerchiamo di valutare le condizioni e questo dà fiducia anche ai ragazzi che si vedono scelti nel momento del bisogno, che non si vedono passare davanti qualcuno che sta peggio di loro. In questo momento c'è bisogno di energia, di essere pronti fisicamente al 100%. Dalla Vecchia e Olsson saranno pronti per la Sampdoria o per il Lecce? Non lo so. Chi li ha sostituiti ha fatto però un'egregia partita. Krzyzanowski? Per lui il problema è un pochino più serio, sarà difficile vederlo subito e lavoreremo per il futuro"
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