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PRIMAVERA

Primavera, le pagelle di Roma-Torino 2-1: Liema stoico

Primavera, le pagelle di Roma-Torino 2-1: Liema stoico - immagine 1
Le pagelle dei giocatori granata al termine della sfida con la Roma
Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 

Non basta la rete di Perciun alla mezz'ora al Toro per portare i tre punti a casa dal Tre Fontane di Roma. Allo scadere di primo tempo il rigore di Graziani riporta la gara in parità, poi un assalto dei giallorossi e il gol di Seck al 58': incornata che ribalta l'esito e che al triplice fischio sarà valsa i tre punti per la Roma. Di seguito le pagelle dei granata.

SIVIERO 6: Vive una gara strana. Nel primo tempo deve allungarsi su Della Rocca in avvio, poi null'altro quasi fino alla fine. Pecca in uscita proprio su Della Rocca allo scadere di primo tempo, causando il rigore: il tocco sembra lieve, ma c'è e la partita si riapre con la realizzazione di Graziani dagli undici metri (per poco non riesce a bloccarlo). Si riscatta in ogni modo possibile a inizio ripresa mettendo i guantoni in almeno tre occasioni nitide a favore dei giallorossi: strepitoso nello specifico su Di Nunzio due volte e su Cama. Tiene in piedi fin che può la saracinesca, anche nel finale dando comunque al Toro la speranza di poter aggrapparsi al pari, cosa che gli vale la sufficienza al di là del rigore causato.

MARCHIORO 6: Torna nell'undici titolare ed è nuovamente il riferimento a destra dopo la prova sul fronte opposto contro l'Empoli. Nel primo tempo si limita ai compiti difensivi, a inizio ripresa è provvidenziale in scivolata su Graziani murando un rigore in movimento. Nella ripresa torna a salire, la catena di destra parte da lui ed è la più dinamica (79' ACQUAH sv: Un quarto d'ora in campo per il centrocampista dell'Under 18, esordio in Primavera 1)

OLSSON 6: La Roma porta tanti uomini in area, costringendo a una prova d'attenzione i centrali granata. Tolto il troppo spazio lasciato a Della Rocca per il tiro al 17', tiene bene la posizione. Nel finale di tempo avrebbe potuto forse accorciare di più su Cama al momento del cross da cui nasce l'episodio del rigore (46' PELLINI 6: Battesimo di fuoco a inizio ripresa con l'affanno generale, ne esce poi bene prendendo fiducia con il passare dei minuti e mostrando grinta nel finale)

MULLEN 6: Personalità nei duelli ma anche nel prendere campo per ripartire palla al piede, a volte però esagera. La prova sarebbe ampiamente sufficiente, è viziata però dalla marcatura troppo leggera su Seck, lasciato troppo libero al 58' di colpire di testa nell'area di competenza.

ZAIA 6: Confermato titolare, ma scala a sinistra al posto di Krzyzanowski. Nel primo tempo si prende poche libertà a livello offensivo, nella ripresa trova più campo e si fa più propositivo anche se non sempre è preciso nei suggerimenti o in contenimento.

DALLA VECCHIA 6: Inizia la sua gara con due palloni persi con sufficienza, poi carbura. Si fa vedere in avvio di testa, entra nell'azione del primo gol braccando Di Nunzio e apparecchiando a Perciun un pallone giocabile dalla sua mattonella. Nella ripresa cala d'intensità e si inserisce meno (79' ACAR sv: Nei tentativi d'assalto finale è quello che va più vicino alla conclusione, mancino dal limite che va fuori)

LIEMA OLINGA 6.5: A centrocampo si lotta senza esclusione di colpi, lui si adegua acquisendo tono con il passare dei minuti e limitando gli interventi ruvidi di inizio partita. Diventa più preciso e resta una diga difficile da superare. Finisce la partita con i crampi dopo aver speso tanto senza sfigurare con un centrocampo di livello come quello della Roma.

PERCIUN 6.5: Prima da titolare con Fioratti, la sfrutta nel modo giusto. La prima mezz'ora è in sordina, poi si avventa sul pallone perso da Di Nunzio e si porta al limite dell'area per la specialità della casa: tiro a giro e gol, il quarto del suo campionato. Nella ripresa manda i segnali giusti, non si estrania come altre volte gli era capitato ma lotta con i compagni e resta tra i più attivi nell'assalto finale. Peccato l'ultimo pallone della partita: pecca di troppa fiducia.

JATTA 5.5: Prima partita con Fioratti, viene impiegato da esterno alto sulla destra. Gioca poco meno di un'ora in cui si vede ancora troppo poco. Qualche strappo, ma nulla di più e poca pericolosità dalle sue parti (52' POLITAKIS 6: Porta una ventata di idee a destra, a volte troppo arzigogolate ma aggiunge imprevedibilità al fronte offensivo al netto di qualche errore).

FRANZONI 6: Prende il posto dello squalificato Gabellini come prima punta. Fa a sportellate con Seck, duello fisico e irruento. Gli viene lasciato poco spazio, prova allora a mettersi in proprio da fuori al 26' e ancora con un diagonale al 48' (52' MANGIAMELI 6: Si danna per tener vivi più palloni possibili, patisce però la fisicità del duello con i difensori giallorossi).

CACCIAMANI 6: Nel primo tempo si passa spesso e volentieri dalle sue parti a sinistra, punta l'uomo con facilità ma ha due mastini a guardarlo che raddoppiano su di lui tra cui Marchetti. Nella ripresa dà fondo a tutte le sue forze, commette anche qualche errore in più complice la stanchezza ma per applicazione la prova resta sufficiente.

ALL. FIORATTI 6: Il Toro esce sconfitto in casa della capolista con un grande rammarico: i primi quindici minuti dalla ripresa. Bisognerà lavorare su cosa abbia frenato così tanto i granata nell'atteggiamento, considerando che il Toro aveva giocato a viso aperto contro la Roma. Le occasioni concesse in quell'arco di tempo superano quelle incassate in tutti gli altri 75' e costano caro. Superato l'impasse la squadra granata è tornata a essere convincente, anche se ancora poco cattiva sottoporta. Peccato, uscire dal Tre Fontante con un pari non sarebbe stato impossibile non fosse stato per quel blackout.

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