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Primavera, Adopo strega alla prima al Filadelfia. E ora in mezzo è bagarre

Nikhil Jha
Giovanili / Prestazione superba del francese, finalmente tra le mura amiche dopo il Viareggio e la trasferta a Udine. Talento con notevole potenziale

Una prestazione da sogno, per conquistarsi il pubblico granata. Nella finale d'andata di Coppa Italia Primavera  contro il Milan (vinta 2-0 dal Torino), Michel Adopo ha sforderato una prima brillantissima al Filadelfia: dopo le presenze nella Viareggio Cup e nella trasferta di Udine, i tifosi granata hanno potuto assistere alle qualità del giovane francese arrivato a gennaio dal Torcy. Restandone estasiati, insieme a gran parte degli addetti ai lavori.

SCOPERTA - Un paio di sportellate nei primi minuti hanno subito fatto capire le qualità fisiche del ragazzo. Poi, un dribbling. Due. Un caso? Di nuovo, liberandosi della marcatura senza buttare il pallone. Senza paura, come se il Fila fosse il terreno di casa sua. No, non un caso. Questo ragazzo ha qualità: fisiche e tecniche, come detto, ma anche aerobiche, e lo dimostra nel secondo tempo con una sgroppata poderosa da un'area all'altra prima di servire con i tempi giusti Rauti per il 2-0. In mezzo è un gigante, un centrocampista completo con tantissimi mezzi a disposizione di un allenatore, Coppitelli, che ora lo dovrà lavorare per bene.

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RITORNO - "Ancora grezzo", l'ha definito nel postpartita il tecnico granata, soddisfatto ma voglioso di veder crescere ancora questo ragazzo, capace - sottolinea - di ambientarsi in pochissimo tempo a un'altra realtà e ad un'altra lingua, una barriera ancora presente ma che dalle tribune del Filadelfia non si è avvertita. Ora, il ritorno a San Siro: dovesse essere scelto titolare, non sarebbe un brutto teatro per la sesta partita in Italia. Ma la concorrenza sarà forte. Coppitelli, infatti, recupererà Kone (rientrante dalla squalifica), mentre ha già dimostrato di poter contare sull'ormai ex lungodegente De Angelis - che potrebbe però non avere ancora i 90' nelle gambe. Dovesse essere confermato il 4-3-3, dunque, considerando la presenza di elementi come D'Alena e Oukhadda, la concorrenza si fa forte. Adopo dovrà fare a sportellate. Solo metaforicamente, ma dovranno comunque stare tutti attenti.