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Primavera, Coppitelli post Torino-Virtus Entella 3-0: “Stiamo prendendo forma”
Al termine della partita di Coppa Italia contro la Virtus Entella, il tecnico granata Federico Coppitelli ha risposto alle nostre domande per commentare la vittoria all'esordio nella competizione.
Ieri avevi detto che contro la Virtus Entella ci sarebbe stata l'occasione di giocare per alcuni ragazzi che avevano lavorato bene e speravi che ti messero in difficoltà per le scelte future. E' stato così?
"A inizio dell'anno non ci sono mai partite complete. Abbiamo fatto delle cose buone, altre meno. Alcuni giocatori hanno fatto meglio, altri meno. Mi dispiace che Gregori abbia avuto la febbre ieri e non abbia potuto giocare e che Anton mi abbia chiesto il cambio oggi, questo mi ha limitato in alcune valutazione per dare spazio ad altri ragazzi ancora. Ci tenevamo a dare spazio a molti e anche a passare il turno. Le rotazioni ci sono state, ma non sono state super profonde come avremmo voluto. E' stata una buona partita, abbiamo creato molto e concesso poco. Stiamo prendendo una forma e un verso".
Per quanto riguarda il modulo, oggi si è visto il passaggio al 4-4-2. Avete iniziato a sperimentare?
"Il problema con tanti giocatori che arrivano da percorsi diversi, la difficoltà, è essere sempre tutti sulla stessa lunghezza d'onda. Abbiamo ragazzi adatti per questo livello, ora bisogna giocare come vorrei io, per trovare vantaggi in base alle nostre caratteristiche. Questo ancora non c'è. Dobbiamo ancora sistemare alcune cose, ad esempio i nostri attaccanti nelle due fasi si devono collegare di più al resto della squadra. E' normale dopo solo un mese di lavoro. Fa piacere che questa prima fase di adattamento, che di solito comporta delle sconfitte, finora non abbia portato a questo. Poi, ora abbiamo una prova importante sabato contro l'Empoli. C'è soddisfazione e onestà nel riconoscere che dobbiamo ancora lavorare".
Passando ai singoli, Maugeri è uno dei giocatori che finora aveva trovato meno spazio, oggi ha dato una buona risposta. Cosa pensa della sua prestazione e dell'inserimento dei ragazzi nuovi?
"Ci sono ragazzi che diventeranno delle certezze per le loro qualità ma che essendo catapultati da altre realtà ancora non lo sono, Garbett e Baeten ad esempio. In questo partiamo indietro rispetto ad altre realtà che hanno uno zoccolo duro. Non è una questione di affidabilità, ma di conoscenza del campionato, di conoscenza delle dinamiche all'interno della squadra. Ci sono dei ragazzi che ancora si devono inserire e anche per questo, anche oggi, ci sono stati errori che non sono in linea con le qualità dei ragazzi. Il nostro cammino passa da prestazioni anche negative. Maugeri in questo ha fatto un passo avanti, è consapevole delle sue qualità, è un giocatore affidabile".
Tra i nuovi arrivati, l'ultimo è stato Stenio Zanetti dal Brasile, che oggi è subentrato ed è andato in gol...
"Garbett arriva dalla Serie A svedese, Baeten da quella belga, Zanetti dalla B brasiliana; Lindkvist viene dall'Inter ma ha giocato poco, prima era in Svezia. Sono giocatori a cui manca ancora qualche riferimento, con barriere linguistiche. Il loro percorso non si può fare in 20 giorni. Partono un passo indietro, ma hanno tanti passi in avanti che possono fare considerate le loro qualità".
Sabato c'è già l'Empoli. I due giorni di lavoro sono pochi, ma arrivare da tre vittorie di fila può rendere più semplice la preparazione?
"Chiaramente ogni allenatore preferisce avere cinque allenamenti a disposizione rispetto a due. Oggi ho visto però delle cose, faremo due allenamenti e saremo pronti per l'Empoli, squadra fortissima. Ha vinto lo scudetto l'anno scorso, sono una squadra di valore come la Roma. Arriveremo bene allo scontro e poi ci sarà la sosta, con essa finisce una prima fase del mio lavoro. Mi piacerebbe chiuderla bene, poi avremo 20 giorni al termine dei quali saremo pronti".
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