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Il tecnico della Primavera Marcello Cottafava ha parlato ai microfoni di Torino Channel poco dopo la decisione del giudice sportivo di squalificare il centrocampista granata Ibrahim Karamoko fino al 30 aprile. La squadra granata è reduce da una sconfitta con la Fiorentina per 1-0 e attualmente occupa il terzultimo posto nella classifica del campionato Primavera 1.
Come reagisce questo gruppo solitamente ai risultati negativi?
“Abbiamo tanta voglia di ripartire, dopo le sconfitte questo gruppo dimostra di voler ripartire più carico di prima. Noi abbiamo vissuto due brutte sconfitte a Roma e Bergamo, poi sono state inanellate alcune partite secondo me buone nonostante ci siano stati un pareggio e una sconfitta. C’è tanta voglia di rifarsi perché il risultato negativo con la Fiorentina non lo meritavamo”.
E’ stato un peccato non mantenere la continuità?
“Sì, anche solo con un pareggio avremmo dato continuità alla serie iniziata col Cagliari, quando abbiamo fatto una buona partita anche se quando sei in superiorità numerica ti aspetti di vincere. Poi si è vinto con Ascoli e Genoa. Con la Fiorentina l’hanno decisa gli episodi. Nel secondo tempo soprattutto abbiamo retto il colpo contro una squadra che ha dei valori. Eravamo arrabbiati a fine partita, pensavo fosse un sentimento a caldo invece dopo averla rivista sono ancora più arrabbiato, perché bastava poco per arrivare almeno a un pari”.
Sulla rissa che è scoppiata contro la Fiorentina, cosa ha detto ai ragazzi?
“Abbiamo subito condannato apertamente quello che è successo e Karamoko è il primo a sapere di averla combinata grossa. E’ stato qualcosa che non appartiene a questo gruppo e tantomeno al Torino. Da un lato c’è la condanna per questo episodio brutto, dall’altro c’è la speranza di far capire a Karamoko che pagherà in prima persona ma anche a tutti gli altri che anche sotto pressione bisogna gestire le emozioni ed evitare episodi che danneggiano sé stessi e la squadra. Ho sentito parlare di provocazione, ma la reazione che ha avuto Karamoko non è giustificabile in alcun modo. Dunque ora pagherà lui e la speranza è che questo possa essergli di lezione”.
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