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Si è conclusa la stagione del Torino Primavera, la prima sotto la guida di Giuseppe Scurto. La stagione dei granata è stata un crescendo, di mezzi e consapevolezza, ripagato dal secondo posto nel girone. Da qui l'accesso alla semifinale scudetto, persa contro la Fiorentina. Un traguardo importante, a prescindere dall'esito del match, che ha riportato il Torino nella poule scudetto.
Di seguito il consueto pagellone di fine anno. Terzo capitolo, gli attaccanti.
ANSAH 6,5: Inizia la stagione nel migliore dei modi, trovando subito il feeling con il gol (tre nelle prime tre gare) e rientrando stabilmente nelle rotazioni di Scurto. Cresce nel corso del campionato, trovando più consapevolezza e raccoglie a fine stagione un bel bottino di 8 reti, che lo rendono il secondo miglior marcatore granata. Cala nella parte finale della stagione, dove lo si vede meno in campo ed è meno decisivo. Potrà ancora crescere specie per quanto riguarda la scelta della giocata, in cui ha volte ha peccato d'inesperienza, ma la prima annata in Primavera è sicuramente positiva e può essere considerata un punto di partenza.
CACCAVO 6.5: Secondo anno di Primavera per Caccavo, che sotto la guida di Scurto ha attirato anche l'attenzione di Ivan Juric. La prima punta granata è stato uno dei punti di riferimento del reparto offensivo granata. Lo è stato non tanto per il numero di gol siglati (6 in totale, terzo miglior marcatore dei granata), ma per la capacità di saper giocare insieme alla squadra. Caccavo è un giocatore che si sacrifica, si abbassa a recuperare palla, si presta a vestire i panni dell'assistman e non si limita a stare in area di rigore. Può migliorare dal punto di vista realizzativo, ma a livello di bontà delle prestazioni è stato tra i più continui. Juric l'ha notato e ha fatto capire che continuerà a osservarlo, sta a Caccavo farne tesoro: la strada intrapresa è quella giusta.
CORONA 6: Non ha raccolto troppi minuti in Primavera, ma quando è stato chiamato all'appello ha saputo essere decisivo. Arrivato a Torino, Corona si è rimesso in condizione iniziando a lavorare con Asta. Poi da ottobre è passato stabilmente in Primavera, ma senza quasi mai intaccare la titolarità dei compagni di reparto. Alla fine ha messo a referto 15 presenze, con 322' all'attivo. Si è fatto notare però da subentrato, risultando spesso decisivo - 4 i gol siglati - per presenza fisica nell'area di rigore e fiuto del gol. Si è rilanciato anche nella Viareggio Cup, dove ha trovato minutaggio e ha confermato il feeling con la porta.
DELL'AQUILA 6.5: La prima stagione in granata è stata più complicata del previsto a causa della pubalgia, ma Dell'Aquila i suoi numeri li ha fatti comunque vedere. In granata l'esterno offensivo ha confermato le sue doti balistiche, la qualità del suo mancino e un'affinata capacità di spaziare sul fronte offensivo. A inizio stagione è stato particolarmente incisivo, poi la pubalgia lo ha costretto a fermarsi (intervento chirurgico compreso) e ha perso un po' di brillantezza. Nonostante ciò gli va dato il merito di essere stato tenace nel recupero nonostante i diversi stop per essere il più possibile a disposizione di Scurto. Anche alle fasi finali non è arrivato al meglio, ma ha fatto di tutto per esserci contro la Fiorentina. Resta il rammarico di non averlo visto al meglio delle potenzialità per via dei guai fisici, ma il bottino raccolto da Dell'Aquila resta importante. E' lui il miglior marcatore del Torino Primavera in stagione con 9 gol all'attivo.
JURGENS 6: La stagione dell'ex Inter ha due volti. I primi mesi in Primavera fanno di lui un perno nella formazione di Scurto insieme a Caccavo. Parlano i numeri, con 5 gol all'attivo e 5 assist, una media che faceva presagire in una stagione da protagonista. Da gennaio però è arrivato un calo di condizione seguito da un infortunio di lungo corso che ne ha precluso il finale di stagione. Da aprile in poi non è più stato convocato. Raggiunge comunque la sufficienza per il contributo importante dato nel girone d'andata.
NJIE 6: Lavora sodo per trovare spazio in Primavera. Fino a gennaio Njie, classe 2005 e quindi sottoleva, si deve accontentare di una manciata di minuti nei finali di gara, complice anche un'agguerrita concorrenza nel reparto offensivo. Il duro lavoro con Scurto però lo ripaga e da gennaio in poi inizia a guadagnare più spazio, fino a diventare titolare per la seconda metà di stagione. Ha grandi doti atletiche, nel tempo ha iniziato a vedere meglio la porta (3 gol all'attivo) ed è stato prezioso anche come assistman (4 gli assist). A volte è parso invece frettoloso e può migliorare nella lettura delle trame offensive raccogliendo ulteriore esperienza. Il primo approccio al campionato Primavera è stato in ogni caso positivo.
SAVVA 6.5: La sua crescita esponenziale è sotto gli occhi di tutti. Il cipriota, classe 2005, è arrivato a Torino in estate ed è stato inserito nel gruppo Under 18 con i pari età. Asta su di lui ha fatto un lavoro importante, plasmando un giocatore che ha dimostrato un passo superiore rispetto a quello della categoria (7 gol e 4 assist in 15 partite) per qualità delle giocate e dinamismo. Scurto allora lo ha chiamato con sé e il salto di categoria è avvenuto in modo naturale. Dopo un primo adattamento, Savva ha trovato continuità facendo un altro step sotto la guida di Scurto (oltre 1000' raccolti da febbraio in poi) e sono arrivati anche 5 gol e 1 assist in Primavera. Ha margini per crescere ancora per quanto riguarda la continuità nei 90' e dovrà farlo, la fiducia del Toro però c'è e il futuro è nelle sue mani.
VAIARELLI sv: Ha avuto solo un piccolo assaggio del campionato Primavera (75 minuti). L'infortunio al menisco ha costretto il trequartista granata, cresciuto nel Settore giovanile del Torino, a restare ai box per metà stagione. Ha ripreso confidenza con il campo lavorando con Asta in Under 18 e tornando in condizione, poi si è regalato qualche minuto in Primavera con Scurto. La speranza è che possa essere un punto di partenza.
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