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Primavera, il Toro a Firenze: l’impresa è il sogno di un gruppo che cresce

Nikhil Jha
Giovanili / I granata aggiungono un mattone ad ogni partita, oggi ce n'è in ballo uno pesante. Mancherà D'Alena

"Solo contro l’Atalanta abbiamo fatto di meno, ma è la squadra più forte insieme a Roma, Inter e Fiorentina: sono quelle squadre che se loro fanno bene, è dura": parole di Federico Coppitelli, dopo l'ampio successo della sua Primavera contro lo Spezia in Coppa Italia, mercoledì scorso. Oggi Butic e compagni tornano in campo, e sarà dura davvero.

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L'AVVERSARIO - Di fronte, infatti, ci sarà proprio la Fiorentina, presente nel novero di quelle squadre di livello superiore citate dal tecnico granata, da affrontare in trasferta. Un match sicuramente stimolante, il primo test in campionato dopo il derby per capire dov'è arrivato il livello di consapevolezza di questa squadra, dopo che i risultati paiono aver preso una piega positiva. E l'appuntamento non poteva essere dei migliori, con la sfida in campo della terza in classifica.

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FORTINO - Un campo su cui finora i viola hanno fondato la propria stagione, vincendo tutti gli incontri disputati (5-2 alla Sampdoria, 3-1 alla Lazio, 1-0 alla Roma) e costruendo un vero e proprio fortino. I granata dovranno arrivare a Firenze trovando l'equilibrio tra la consapevolezza della bontà del proprio percorso e la presa di coscienza della difficoltà dell'impresa che si chiede loro.

IL PUNTO - Rispetto alla partita contro la Juventus, l'unico squalificato rimane D'Alena, per la squalifica comminata dopo i fatti del match contro il Verona. Rientrano, dunque, Kone e Samaké, già in campo contro lo Spezia e pronti a mettersi a disposizione delle scelte di Coppitelli.

L'OBIETTIVO - A Firenze ci vorrà il miglior Toro, e potrebbe non bastare. Per questo, tutte le attenzioni saranno soprattutto sulla prestazione dei ragazzi, e sulla voglia che dimostreranno di mettersi a livello delle grandi squadre. È di qui che passa il vero percorso di crescita di questi talenti, che però non vogliono togliersi a priori il desiderio di stupire.