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Primavera, il tridente funziona

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Con una gara tatticamente perfetta (i cui scatti potete trovare nella Pagina Facebook di ToroNews) ed un tridente di grande qualità i ragazzi di Mister Longo hanno riscattato l’immeritata sconfitta nel derby espugnando il difficile...
Pietro Ghirardell

Con una gara tatticamente perfetta (i cui scatti potete trovare nella Pagina Facebook di ToroNews) ed un tridente di grande qualità i ragazzi di Mister Longo hanno riscattato l’immeritata sconfitta nel derby espugnando il difficile campo della capolista virtuale Genoa.GRINTA DA TORO - I ragazzi di Mister Longo sono scesi in campo ieri a Lavagna contro la capolista Genoa mostrando fin dall’inizio una determinazione ed una “ferocia agonistica” che ha finito per annichilire il pur blasonato avversario (fino a ieri imbattuto). Si è visto subito fin dal calcio d’inizio che il lavoro psicologico fatto in settimana dal Mister aveva permesso ai ragazzi di superare il contraccolpo della tanto brutta quanto immeritata sconfitta patita la settimana scorsa contro la Juventus. Il punteggio è bugiardo in quanto la superiorità tecnica e tattica espressa dal Toro avrebbe sicuramente meritato un risultato più rotondo. Il Genoa non ha praticamente mai tirato in porta, se non nell’azione del gol di Bennati a metà ripresa, avvenuto con un tiro da circa 25 metri e peraltro scaturito da un contrattacco genoano originato da un clamoroso fallo su Barbosa non fischiato a metà campo dal mediocre arbitro dell’incontro. Va peraltro segnalato che sul 2 a 0 per il Toro, allo stesso Barbosa era stato annullato un bel gol per un fuorigioco assolutamente inesistente. La cosa che ancora una volta è piaciuta della squadra di Mister Longo è l’organizzazione tattica e la voglia di “fare la partita”. Non era facile andare in casa del Genoa e mettere sotto la capolista sul piano del gioco ed in questo senso la mentalità che il Mister sta dando ai suoi ragazzi è un “valore aggiunto” straordinario, ovviamente reso possibile anche grazie alla qualità dei giocatori in organico. La continua ricerca del gioco con palla a terra, del possesso di palla e le accelerazioni improvvise dei tre attaccanti hanno pienamente convinto la folta platea sugli spalti, che ha avuto modo più volte di battere le mani a scena aperta ai nostri ragazzi. Anche nei momenti di maggior pressione da parte del Genoa che, dopo aver accorciato le distanze e soprattutto negli ultimi 10 minuti di gioco dopo la sostituzione di Barbosa (spina nel fianco continua della difesa genoana), aveva ripreso coraggio, i nostri ragazzi non si sono mai disuniti, non hanno mai buttato via un pallone ed anzi, al contrario, hanno sempre cercato di essere propositivi e pericolosi. Nonostante alcuni comportamenti veramente deplorevoli tenuti in panchina e sugli spalti da alcuni dirigenti e tecnici della società rossoblù (parolacce, insulti e brutti gesti verso i nostri ragazzi da non poter riferire per educazione…..) ed il tentativo di bagarre finale messa in atto per cercare di raggiungere un pareggio che il Genoa non avrebbe meritato, è piaciuto il comportamento professionale tenuto dai giocatori e dai dirigenti granata che non sono caduti nella trappola di chi voleva mettere la partita in “rissa”. L’arbitro, spiace dirlo, è invece andato nel pallone più totale, permettendo nel secondo tempo ai giocatori genoani entrate violente e talvolta nemmeno sanzionate ai danni dei nostri giocatori, senza poi parlare della distribuzione dei cartellini a dir poco di “fantasia”. Non per accodarci al solito “malcostume” italiano di contestare i direttori di gara, è tuttavia impossibile non rendicontare che siamo ormai alla terza direzione di gara consecutiva (contro Siena, Juventus e Genoa nell’ordine) dove errori arbitrali plateali e disparità di trattamento hanno pregiudicato e non poco i risultati della nostra Primavera e se questa volta ci è andata bene, con Siena e Juventus ci abbiamo rimesso dei punti preziosi che non vorremmo dover rimpiangere alla fine della regular season. Insomma questa nostra Primavera anche da questo punto di vista assomiglia (purtroppo) molto alla Prima Squadra….CENTROCAMPO PADRONE - Al di là del contributo di esperienza del rientrante Sergiu Suciu, la cui unica necessità era quella di mettere un po’ di minuti nelle gambe dopo il doppio sfortunatissimo infortunio (ovviamente a lui vanno i nostri più affettuosi auguri perché possa presto fare il suo esordio in Serie A), vanno sottolineate la prova di maturità di Emanuele Gatto, polmone inesauribile del centrocampo granata, e soprattutto, la sontuosa prestazione di Boubakary Diarra che, sempre giocando a testa alta, ha saputo ieri come non mai unire alla sua buona qualità tecnica anche un dinamicità e fisicità straripanti. L’organizzazione difensiva.La nostra Primavera è la squadra del proprio girone che ha preso meno gol e se questo è stato possibile lo si deve certamente al grande lavoro di “sacrificio” di centrocampisti ed attaccanti, ma soprattutto alla qualità e disciplina tattica dei nostri difensori. Ieri poi Davide Cinaglia si è trasformato anche in goleador (suo il gol del momentaneo 1 a 0), risolvendo in mischia con un bel tiro rasoterra a fil di palo una punizione battuta da Aramu e “spizzata” di testa da Barbosa. Davide deve avere un conto in sospeso con le squadre di Genova, visto che anche l’anno scorso contribuì con un suo gol all’importantissimo pareggio ottenuto dal Toro in casa della Samp a poche giornata dalla fine della regolar season. Sia lui che l’altro centrale Davide Cristini hanno francobollato senza patemi i rispettivi avversari. Parlando di difesa in questa partita va data una nota di merito particolare a Cristian Affinito (classe ’94), terzino sinistro di qualità che faceva il rientro in squadra da titolare dopo un inizio di stagione dove Mister Longo gli aveva preferito il pur bravo Antonio Barreca. Già elemento di forza degli Allievi Nazionali allenati due anni or sono da Mister Longo, Cristian aveva subito all’inizio dell’anno scorso un brutto infortunio dal quale si è ripreso brillantemente. Sempre pronto in fase difensiva e propositivo in fase offensiva, Christian si è confermato essere un punto di riferimento di sicuro affidamento per Mister Longo e per i propri compagni di Squadra. UN TRIDENTE FANTASTICO - Alla vigilia della partita a quanti avevano chiesto a Mister Longo se l’assenza di Diop avrebbe potuto creare problemi nel gioco d’attacco, la risposta del Mister era stata quasi “profetica”: “Diop è un giocatore importante ma crediamo di poter far bene con una nuova situazione tattica provata in settimana”. La sorpresa difatti è stata quella di aver schierato un “tridente” d’attacco Barbosa – Aramu – Parigini che ai più sembrava essere un po’ troppo offensivo, soprattutto dovendo affrontare la prima della classe. A conti fatti invece questo “tridente” si è rivelato l’arma vincente del Toro in questa partita dove, lo ripetiamo, il risultato a favore dei ragazzi di Mister Longo avrebbe potuto essere ben più rotondo. Al di là del palo colpito da Aramu nel primo tempo e del già citato gol inspiegabilmente annullato a Barbosa a metà del secondo tempo, numerosi sono stati i tiri in porta dei nostri attaccanti e solo la giornata super del portiere genoano Zima ha evitato ai grifoni un passivo più rotondo. La fattibilità tecnica di questo straordinario “tridente”, misto di qualità e potenza fisica, è reso possibile dal grande spirito di sacrificio dei tre ragazzi, ieri semplicemente straordinari nel rientrare e contrastare gli avversari, molte volte costretti a buttare via il pallone o a consegnarlo improvvidamente ai nostri ragazzi per effetto del loro pressing asfissiante. In molti in tribuna si chiedevano dove questi tre ragazzi trovano l’energia per correre così tanto e, al tempo stesso, essere sempre pronti ad “offendere” e tirare in porta. Entrando nello specifico, Mattia Aramu ha anche coronato la sua ottima partita con uno splendido gol (quello del 2 a 0) di pallonetto. Parigini, il più piccolo (classe ’96), sulla sinistra ha sovrastato con la sua velocità il mal capitato terzino di turno mentre Barbosa, se mai ci fosse ancora bisogno di sottolinearlo, è giocatore di altra categoria a cui la Primavera, ad essere onesti, va molto “stretta”.UNA CLASSIFICA BUGIARDA - In attesa di conoscere il risultato del posticipo tra Empoli e Juventus, il Toro è attualmente al quarto posto in classifica, a 6 punti dall’attuale capolista Fiorentina; gli sono davanti di pochi punti anche il Novara e lo stesso Genoa (peraltro con una partita in meno). A guardare agli sfortunati pareggi contro Novara e  Grosseto (avvenuti in circostanze dove pali, grande parate dei portieri avversari ed un pizzico di ingenuità hanno proibito alla squadra di Mister Longo di uscire con una netta vittoria) ed all’incredibile sconfitta patita settimana scorsa nel derby contro la Juventus, viene l’amaro in bocca. Tuttavia, guardando al futuro ed in attesa che la Fiorentina faccia visita ai nostri ragazzi il 24 di Novembre, l’ottimismo è d’obbligo soprattutto in considerazione del gioco espresso in questa prima parte di campionato e per la qualità dei giocatori in rosa. L’obiettivo qualificazione diretta alle fasi finali del Campionato Primavera, pur difficile, è alla portata dei ragazzi di Mister Longo. Se settimana scorsa avevamo detto ai ragazzi di non abbattersi dopo l’immeritata sconfitta contro la Juventus, oggi invece chiediamo loro di restare con i piedi per terra e mantenere la giusta concentrazione anche in partite sulla carta facili, come quella in casa settimana prossima contro la Pro Vercelli: abbiamo già perso in casa troppi punti in partite apparentemente abbordabili e quindi non sono più ammesse distrazioni ingiustificate.Pietro Ghirardell(Foto D. Fornero)