In una partita dai mille volti, scandita da lampi di genio e da momenti di sregolatezza che di volta in volta premiano o puniscono, è l'Inter ad aver la meglio sul Torino Primavera. I granata inseguono i nerazzurri per tutta la partita, cercando una rimonta che per carattere sembra poter arrivare ma che viene impedita da troppi errori difensivi che costano caro e che il Torino commette sempre appena dopo aver accorciato le distanze. La squadra di Tufano è costretta a sventolare bandiera bianca al triplice fischio: a Milano finisce 4-3, il Torino va ko.
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Primavera, Inter-Torino 4-3: granata in vena di regali natalizi
Primavera, Inter-Torino: le scelte
—Nel 3-5-2 scelto contro l'Inter, Tufano si divide tra conferme e qualche novità di formazione. Il reparto arretrato è quello tipo: Plaia tra i pali, davanti a lui guida la difesa Mendes accompagnato dai braccetti Olsson e Mullen. A centrocampo un cambio sulle fasce: sulla destra non c'è Dimitri ma Zaia, che trova così continuità dopo il gol decisivo in Coppa Italia contro il Parma; in regia si posiziona Djalò, supportato da Acar e Liema Olinga con capitan Dalla Vecchia assente perché al seguito di Vanoli. In attacco la notizia è il ritorno da titolare di Gabellini, recuperato nella condizione dopo i recenti acciacchi con i primi minuti disputati già contro Monza e Parma; insieme a lui il solito Franzoni.
Primavera, Inter-Torino: il primo tempo
—Ai blocchi di partenza l'Inter sorprende il Torino. I granata sembrano patire la velocità delle verticalizzazioni nerazzurre e dopo appena 20'' devono prestare attenzione a Venturini, che affonda ma calcia poi sull'esterno. Poco dopo al 4' il rischio si trasforma in gol. De Pieri porta palla sulla trequarti destra, Krzyzanowski lo lascia rientrare verso l'area con il giocatore nerazzurro che a giro trova una traiettoria a metà tra un tiro e un cross: Spinaccè buca le maglie della difesa granata, non impatta sul pallone ma non importa perché il gesto del tap-in inganna Plaia e il pallone di De Pieri si insacca da sé per l'1-0. Il Toro è in difficoltà e si prende poco dopo un altro rischio lasciando spazio in area a Spinaccè, senza riuscire invece a proporsi. Poi la partita si assesta con i granata che provano a salire sfruttando le incursioni di Gabellini e la qualità di Acar. Da un cross del turco a cercare Franzoni al 20' nascono le prime proteste del Torino, perché Zamarian esce dai pali per intervenire direttamente e prende il pallone tra le mani: i giocatori granata storcono il naso sostenendo che il portiere fosse già fuori dall'area, il direttore di gara lascia correre. Si prosegue con la squadra di Tufano che tiene meglio il campo ma continua a non riuscire ad affacciarsi dalle parti di Zamarian. Al 32' arriva finalmente il primo squillo dei granata. Triangolazione veloce nell'area nerazzurra tra Acar e Krzyzanowski, il pallone arriva nei pressi del dischetto dopo il cross del polacco ma c'è troppa calca in area, Liema è così ostacolato nella conclusione a rimorchio che termina a lato. Ora il Toro però c'è ed è l'Inter a doversi compattare. Subito dopo altra occasione per i granata: Acar ha tra le mani un rigore in movimento, lo spreca calciando debole e centrale tra le mani di Zamarian. L'Inter si scuote al 40' e si rialza con Quieto che sguscia in area e riesce a servire Spinaccè, ma Mullen si immola e sventa il pericolo. Subito dopo miracolo da parte di Plaia, costretto al colpo di reni contro Quieto da distanza ravvicinata. Nel momento in cui i granata stavano tornando a soffrire, è Gabellini con una giocata super a portare il risultato sull'1-1. Al 45' arriva un cross di Zaia dall'out di destra, Franzoni mette giù il pallone in area e a due passi da Zamarin va a botta sicura venendo murato dal colpo di tacco sulla linea di Alexiou; il pallone resta vivo in area e si impenna, Gabellini si coordina e in acrobazia, al volo in rovesciata, lo insacca in rete per l'1-1. La gioia del Torino è palpabile ma dura appena 60''. I granata si fanno male da soli con un disimpegno horror: Mendes rimette il pallone in gioco al posto di Plaia ma regala palla a Spinaccè che poi brucia il portiere granata per il 2-1.
Primavera, Inter-Torino: il secondo tempo
—Alla ripresa Tufano opera due cambi: Perciun rileva Djalò a centrocampo, avvicendamento anche tra i pali per quello che sembrerebbe un problema fisico di Plaia, sostituito da Siviero. Cambia anche l'impostazione tattica con Mullen alzato in mediana e la difesa che diventa a quattro con Olsson e Mendes centrali. Il tempo si apre con un'altra doccia fredda e con un altro pasticcio che costa caro. De Pieri arriva ancora una volta al cross, Siviero mura ma non trattiene così sbuca Motta per ribadire in porta il 3-1 di tap-in. Il colpo che avrebbe potuto tagliare le gambe, stimola la reazione granata, immediata e rabbiosa. Al 49' il Torino guadagna un corner, la palla resta in area e allora è rapace Franzoni, che imbuca il tap-in e riaccorcia le distanze: 3-2. Come già nel primo tempo, è dopo aver segnato che paradossalmente i granata sono più permeabili e vengono ancora una volta puniti 120'' dopo il 3-2: sorpresa la difesa, De Pieri resta libero di calciare un rigore in movimento e sigla il 4-2. La partita cambia volto da un minuto all'altro e anche l'Inter sbaglia. Al 53' Krzyzanowski si avvicina all'area per far partire il cross, Aidoo intercetta goffamente il pallone con la mano: calcio di rigore. Sul dischetto va Gabellini, che è una certezza per qualità e freddezza: Zamarian si tuffa, il capitano granata gli fa il cucchiaio e rimette ancora una volta in partita il Torino, siglando il 4-3. Al 61' terzo cambio per Tufano: Cacciamani prende il posto di Acar e fa l'esordio in Primavera 1. Dopo una partita dai ritmi folli, la gara vive un momento di stasi. Si riaccende la contesa nell'ultimo quarto d'ora: Lavelli testa i riflessi di Siviero, che poco dopo su punizione mura anche Topalovic. Per il finale Tufano si gioca il tutto per tutto: fuori Gabellini dopo aver dato tutto e l'ammonito Mullen, dentro i due attaccanti Raballo e Conzato. L'Inter gestisce bene il finale e fa scorrere il cronometro chiudendo i granata nella propria metà campo e guadagnando piazzati a ripetizione. Quando il Toro riesce a uscire non trova comunque il mordente per riaprire la partita. Tre minuti di recupero, ultime possibilità: Perciun spreca un corner ed è questa l'ultima occasione della Primavera granata, sconfitta per la prima volta da fine ottobre.
Primavera, Inter-Torino: il tabellino
—INTER-TORINO 4-3
Marcatori: 4' De Pieri (I), 45' Gabellini (T), 45+1' Spinaccè (I), 46' Motta (I), 49' Franzoni (T), 51' De Pieri (I), 57' rig. Gabellini (T)
INTER (4-3-3): Zamarian; Aidoo, Re Cecconi, Alexiou, Motta; Venturini, Zarate, Topalovic; De Pieri (77' Zouin), Spinaccè (77' Lavelli), Quieto. A disposizione: Taho, Michielan, Maye, Kangasniemi, Bovo, Della Mora, Tigani, Vanzulli, El Mahboubi. Allenatore: Zanchetta
TORINO (3-5-2): Plaia (46' Siviero); Olsson, Mendes, Mullen (84' Conzato); Zaia, Acar (61' Cacciamani), Djalo (46' Djalò), Liema Olinga, Krzyzanowski; Franzoni, Gabellini (84' Raballo). A disposizione: Desole, Rossi, Sabone, Bonadiman, Mahari, Dimitri. Allenatore: Tufano
Ammoniti: 33' Spinaccè (I), 47' Zarate (I), 78' Zaia (T), 82' Mullen (T)
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