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Da settimane tiene banco, la riforma del campionato Primavera, e finalmente il Consiglio Federale ha preso la sua decisione. Sì alla riforma ma dalla stagione 2012/2013, mentre per la Berretti (anche se non riguarda il Toro...
Da settimane tiene banco, la riforma del campionato Primavera, e finalmente il Consiglio Federale ha preso la sua decisione. Sì alla riforma ma dalla stagione 2012/2013, mentre per la Berretti (anche se non riguarda il Toro direttamente), le nuove regole verranno applicate sin dal prossimo anno. Come ormai risaputo si tratta dell'abbassamento dell'età massima, da 20 a 19 anni (da compiere entro la stagione sportiva in corso): la Berretti dovrà quindi tenere conto del nuovo regolamento, la Primavera non ancora.
E così sarà possibile per la squadra di Antonino Asta schierare '92, '93 e '94, oltre a quattro fuoriquota '91. Il mercato fino ad ora bloccato in attesa di quanto sopra detto, potrà ora entrare nel vivo, e saranno ovviamente riviste alcune decisioni. La scelta dei '92 di migrare altrove per accumulare esperienza in campionati professionistici, dopo due o per qualcuno tre (vedi Taraschi, un '91) anni di Primavera non deve essere però bollata come errore da parte della società in vista della probabile riforma. No, perchè è giusto che questi ragazzi possano mettersi alla prova e dimostrare di essere pronti, eventualmente, per ritornare più maturi al punto di partenza.
Rispetto agli anni precedenti, però, il ricambio di forze in Primavera sarà non indifferente. L'unica situazione ancora non chiara è quella di Umberto Miello, che tra coloro i quali possono vantare un contratto (escluso Chiosa, di un anno più giovane) è l'unico ad essere, al momento, ancora in granata. Difficile che possa restare in Primavera, più facile che l'unico giocatore di Asta ad aver esordito (seppur per qualche minuto) in Prima squadra decida di lasciare momentaneamente Torino. A meno che la società non decida di aggregarlo al gruppo di Ventura. Ma il fatto di aver già Verdi, stessa età e ruolo molto simile, fa decisamente propendere per la prima opzione.
(foto M. Dreosti)
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