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Postpartita

Primavera, le pagelle di Sampdoria-Torino 5-0: non si salva nessuno

Roberto Ugliono

I voti della sfida giocata dai granata di Coppitelli contro i blucerchiati

Il Torino Primavera perde malamente nell'ultima giornata contro la Sampdoria (5-0), ma la contemporanea sconfitta del Bologna contro la Roma permette ai granata di portare a casa una salvezza quasi miracolosa. Contro il Doria, però, i granata giocano la loro peggior prestazione stagionale. Nessuno dei giocatori di Coppitelli è salvabile, ma con tutto quello che avevano speso in passato era difficile aspettarsi di più.

SAVA 5.5: Forse sul primo gol doriano poteva fare di più. Difficile comunque dargli una sufficienza, nonostante sulle altre situazioni paga più gli errori dei suoi compagni.

TODISCO 5: Dopo una serie di partite sempre in crescendo, contro la Sampdoria il suo rendimento è decisamente insufficiente. Patisce le avanzate dei blucerchiati e spesso si perde in giocate semplici. (46' FOSCHI5.5: Entra a risultato ormai acquisito, ma comunque un piccolo errore lo commette in occasione del 5-0, quando si preoccupa più ad alzare il braccio per chiamare il fuorigioco. Ovviamente entrare in una situazione del genere è complicato.

NAGY 5: Sbaglia insieme a Spina in occasione del vantaggio Samp, poi cresce e salva in due occasioni i granata. Nel secondo tempo si perde Montevago in occasione del 5-0 definitivo.

SPINA 5: Partita molto negativa. Nel primo tempo lascia troppo spazio a Di Stefano in occasione del vantaggio blucerchiato, poi lascia passare Trimboli con troppa semplicità sul 3-0.

CELESIA 5.5: Non parte benissimo, sbagliando un comodo appoggio che per poco non diventava assist per Di Stefano. È in grande difficoltà, come il resto della squadra. Unica scusante è l'aver dovuto giocare nel ruolo che non è il suo preferito, da terzino sinistro.

SAVINI 5.5: Dopo una serie di partite maiuscole, anche lui cala insieme a tutta la squadra. Il direttore di gara gli fischia alcuni falli dubbi, ma lui comunque non sembra essere in partita. (46' DI MARCO 5.5: Si vede poco, anche lui non sembra essere il Di Marco ammirato nelle ultime uscite).

KRYEZIU 5: Sfiora il gol su punizione in avvio, poi gradualmente si spegne. In mezzo la Sampdoria passa con estrema facilità. (50' LAROTONDA 6: Dimostrazione che ogni occasione concessa va sfruttata al meglio. Lui entra come se la partita fosse ancora sullo 0-0 e prova in ogni modo a limitare i danni e a rendere meno amara la sconfitta).

KARAMOKO 5: Fatica a tenere palla e a fare giocate decisive, non è il Karamoko ammirato in passato. Le sue condizioni fisiche non sono delle migliori da un po' e probabilmente inizia a risentirne. (55' VIANNI 5.5: Si sbatte quanto può in avanti, ma con il risultato già sul 5-0 e un Torino così remissivo anche lui finisce per essere inoffensivo).

LOVAGLIO 5: Nelle ultime partite era in fase calante e così anche nella debacle di Genova. Non riesce mai a saltare l'uomo e non si vedono i suoi soliti strappi che in passato erano stati un'arma in più dei granata.

CANCELLO 5: Non si vede quasi mai. Nel primo tempo di fatto non tocca un pallone, ma non sempre per responsabilità dei compagni. Le poche occasioni a sua disposizione non le sfrutta.

LA MARCA 5: Non si vede quasi mai, patisce anche lui la prestazione negativa di tutta la squadra. Tocca veramente pochi palloni e sembra meno in palla rispetto alle precedenti uscite. (65' CIAMMAGLICHELLA 6: Entra e prova, come Larotonda, a limitare i danni, provando a mettersi in mostra).

ALL. COPPITELLI 5.5: La pagella più difficile. Da un lato sorprende vedere la sua squadra così remissiva, dall'altra ci sono le chiare difficoltà per le condizioni fisiche dei suoi ragazzi. Quarta partita in 10 giorni, fin qui erano state giocate tutte a ritmi infernali. La partita sottolinea ancora di più il miracolo fatto nel salvare direttamente questa squadra, da cui è riuscito a tirare fuori ogni singola energia. Il suo lavoro non può essere macchiato da una sconfitta che è di certo un'umiliazione, ma per fortuna ininfluente. Oggi quello che contava era portare a casa la salvezza, così è successo. I suoi meriti sono evidenti.