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Primavera, le pagelle di Torino-Atalanta 1-0: Zaccagno Superman

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I voti di TN / Dalle parti di Mantovani non si passa; Candellone, che fucilata! Traoré la sorpresa, Carissoni una certezza.
Diego Fornero

Diamo i voti ai giovani della Primavera del Torino, protagonisti di questa importantissima vittoria di misura sull'Atalanta, nella gara valida per i Quarti di finale Scudetto, che consente ai ragazzi di Moreno Longo di volare in semifinale contro la Juventus.

ZACCAGNO 8: La solita certezza tra i pali: con due parate perfette blinda la porta granata nel finale, prima con un prodigioso intervento di piede su Giussani, poi sul gigantesco Kresic da calcio d'angolo. A lui, il Toro deve tantissimo... Mihajlovic si segni il suo nome per un futuro – si spera – neanche troppo lontano.

CARISSONI 7: Spinta e numeri di grande scuola: il ragazzo sa quel che c'è da fare su quella fascia. Può continuare a stupire.

MANTOVANI 7,5: Dalle parti del Capitano non passa nessuno, neppure i “piccoletti terribili” atalantini, Tulissi in primis, né tantomeno il colosso Kresic.

FRIEDENLIEB 6,5: Qualche piccola imprecisione ma anche la consueta sostanza.

PROCOPIO 6,5: Non ha grandi spazi, ma cresce alla distanza. Nel finale, è uno di quelli che ha più gamba, come spesso è successo in questa stagione. Fisicità davvero importante, peccato per una grande occasione sciupata per chiudere la partita.

ZENUNI 6,5: Tanto sudore e lavoro sporco: non illumina, ma esce stremato. Giocatore utilissimo (dal st 26' SEGRE 6,5: Dà freschezza al centrocampo e impedisce all'Atalanta di costruire).

OSEI 6,5: Cerca spesso la giocata e non sempre ci riesce, ma gestisce il pallone con sicurezza e dà fosforo alla mediana.

PICCOLI 6,5: I suoi centimetri si fanno sentire là in mezzo: ottima intuizione, quella di Moreno Longo, che lo sceglie titolare.

TRAORE 7: E' una delle belle sorprese di questo finale di stagione: veloce, determinato, non molla su nessun pallone... Con un po' di precisione in più, avrebbe meritato anche la rete.

TOBALDO 6,5: Fa a sportellate e prende “botte”, retrocedendo spessissimo a centrocampo: la sua duttilità vale oro per questa squadra, anche se non riesce a incidere stavolta in zona goal (dal st 32' DEBELJUH 7: Sette “honoris causa”, come i mesi in cui è rimasto fuori dal campo, dopo la rottura del crociato in finale di Supercoppa contro la Lazio... Bentornato, bomber!).

CANDELLONE 7,5: Una conclusione, quella che ha deciso la gara, da vedere e rivedere nelle scuole calcio: tecnica, potenza, fiuto del goal. Serviva la giocata per vincere: è arrivata sui piedi del numero 11, uno dei migliori per costanza di rendimento in questa ennesima grande stagione granata (dal st 41' NOVELLO sv).