Nell'immediato post gara di Torino-Juventus di Primavera valido per il campionato Primavera 1 e vinto 1-0 grazie alla rete di Raballo, il tecnico bianconero Magnanelli ha rilasciato delle dichiarazioni. Di seguito le parole dell'allenatore ospite.
PRIMAVERA
Primavera, Magnanelli post Torino-Juventus 1-0: “Buona gara, meritavamo di più”
Come ha preparato la gara in settimana? La squadra non ha avuto un inizio ottimale e non è riuscita mai concretamente a trovare la via della rete nonostante le due occasioni nel secondo tempo. "Onestamente mi aspettavo un'altra partenza, quello sì. Credo però che dopo il primo quarto d'ora di approccio timido la gara sia cambiata. Abbiamo avuto il dominio del campo, abbiamo avuto occasioni, siamo stati dento l'area. Credo che la seconda parte del primo tempo sia stata non buona, ma ottima. Abbiamo ricominciato il secondo tempo sulla falsariga del primo, un po' così così, poi ci abbiamo provato fino alla fine. Affrontavamo una squadra che sapevamo avere determinate caratteristiche e diciamo che con il gol iniziale si è incanalata bene per loro e noi siamo stati sempre a rincorrere, a cercare di trovare il pareggio in qualche modo. Non ci siamo riusciti, peccato perché meritavamo di più. Questo è il calcio, guardiamo avanti".
Avete iniziato con Florea e Crapisto e Di Biase, sono entrati poi Vacca e Pugno. Ha una rosa larga, che gruppo sta allenando e dove sta vedendo miglioramenti? Ho a disposizione un ottimo gruppo, siamo in crescita, da quando abbiano iniziato a luglio. Ho dei ragazzi con un importante bagaglio tecnico e umano. Stiamo lavorando, siamo all'inizio e siamo in fase di totale ricostruzione. Non dovevamo esaltarci due partite fa quando eravamo in alto e non deprimerci adesso. Bisogna cercare di migliorare, capire il perché dell'approccio un po' così e aumentare determinate cose, come riempire di più l'area. Non mi preoccupo però, siamo qui per migliorare e per lavorare. Ovvio che era una partita diversa, ci sta rosicare, ma la rosicata fa parte di questo sport e ben venga. Abbiamo la possibilità di giocare immediatamente, bene così".
Che risposte si porta in vista della Youth League, dove c'è un percorso importante nelle prime due gare? "E' un percorso importante come quello del campionato. Siamo lungo il percorso dove ci sono ostacoli, discese e salite. La differenza la fa il modo in cui le affronti. La salita è più difficile, in discesa puoi anche rallentare e frenare. Dobbiamo essere consapevoli della squadra che si ha, consapevoli del perché abbiamo fatto determinati risultati, consapevoli della strada e del percorso da fare. Sono tranquillo da una parte, dall'altra voglioso assieme ai miei ragazzi di continuare questo percorso. Abbiamo una gara bella da giocare, giochiamo subito e questa è una gara che va messa da parte".
Oggi c'era un grande tifo, non da Primavera. Lei ha vissuto il derby con la prima squadra. Crede che questo aspetto abbia influito sulla gara e se può far crescere i suoi ragazzi? "No, anzi è stato piacevole. Sì, in primavera se ne vedono poche ed è una cosa bella. Credo che i ragazzi non l'abbiano sentita, anzi penso che abbiano subito più il peso di una partita. Non credo che il pubblico abbia influito, è stato bello giocare in un clima piacevole. I ragazzi se vogliono migliorare devono ambire a giocare non con questo pubblico, ma con quindi o venti volte in più. E' bello vedere i tifosi del Torino perché si vede e si respira che c'è grande seguito per una società del genere".
Come ha visto Puczka, sceso dalla Next Gen di Montero? "La società ha deciso di farlo giocare perché poteva darci una mano. Ha fatto una buona partita, non è sceso un 2001, ma un pari età. In certe cose è più avanti rispetto agli altri, viene da una cultura diversa, ha fatto quello che doveva fare e sicuramente è un giocatore di prospettiva. E' normale che ci sia un'interazione tra Under 23 e Primavera. Noi cerchiamo, pur sapendo di avere tanti ragazzi e il valore che abbiamo, che ci siano certi scatti".
Lei in fase di presentazione ha sottolineato l'importanza del gruppo. Ai ragazzi ci si affeziona strada facendo. Ora cosa dirà ai ragazzi dopo un avvio così buono e dopo questa battuta d'arresto? "Io credo fortemente in queste cose e a maggior ragione credo che facciano la differenza anche in momenti negativi. Sono degli ostacoli da superare, non si può sempre crescere e migliorare costantemente, ci sono dei momenti di stallo e negativi. Ma se fosse tutto bello sarebbe troppo facile, sono le difficoltà a farti crescere. Ne parlerò con loro, voglio fargli capire determinate cose, ma sempre in maniera costruttiva rimanendo fermo sui miei pensieri e sui miei ideali. Io alleno così, se posso smussare e migliorare assolutamente, ma su una cosa sono sicuro, che quei valori difficilmente li cambierò".
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