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Era il primo appuntamento dei dentro o fuori che di qui in avanti attendono il Torino Primavera di Moreno Longo, e i granata hanno risposto presente sbarazzandosi senza troppi problemi del Cagliari, impreciso e svagato dietro. Ora Mantovani e compagni aspettano di scoprire la vincente tra Fiorentina e Chievo, ultimo step per conquistarsi le Final Eight.
Il match comincia come meglio non potrebbe: al 3' Segre raccoglie un traversone basso di Zenuni che taglia tutta l'area piccola e chiede solo di essere spinto in porta. L'8 l'accontenta e fa esplodere il Don Mosso. Galvanizzati dal gol e da un pubblico caldissimo, i granata non lasciano ai rossoblù l'opportunità di reagire, continuando a dettare i ritmi del gioco. Il Cagliari si affaccia in avanti per la prima volta al 10', ma la punizioni di Murgia viene deviata in angolo dalla barriera. Il gioco però è tutto dalla parte del Torino, e il risultato lo dimostra un'ulteriore volta al 14', al termine di un'azione perfetta: lo scatenato Segre viene atterrato sulla sinistra, ma il pallone finisce nei piedi di Candellone che dal fondo alza la testa e serve Edera, abilissimo a trafiggere di sinistro Montaperto sul secondo palo. La reazione isolana stavolta arriva, e due minuti dopo Zaccagno risponde plasticamente alla conclusione da fuori di Taccori, L'occasione migliore per i ragazzi di Zanca, però, arriva al 23', quando Murgia da centro area impatta di testa, ma Fredenlieb si immola. Il Toro risponde immediatamente: stavolta è Tobaldo sporcarla di testa, con un pallonetto che impegna seriamente il portiere avversario. Da quel momento, per il resto del primo tempo i ritmi calano vertiginosamente. Solo al 42' arriva una fiammata, da entrambe le parti: prima Murgia calcia da fuori centrale, poi Segre cerca il secondo palo con un destro elegante ma impreciso.
Il secondo tempo si apre con la pioggia e con la prima sostituzione da parte di Canzi, che rileva uno spento Piras, mettendo al suo posto Arras. Ma al 7' il Torino chiude i conti: Candellone approfitta di una dormita collettiva della retroguardia cagliaritana e sentenzia Montaperto sul secondo palo, incrociando di destro. 3-0 e partita in ghiaccio. Al 17' Canzi prova il tutto per tutto, inserendo Auriemma per Granara e passando alla difesa a 3, mentre su Venaria comincia a scendere un vero e proprio diluvio, che rende più difficile le giocate e abbassa la precisione generale. Al 26' anche Tobaldo prova ad aggiungersi alla festa del gol, ma il suo colpo di testa su corner dalla sinistra colpisce in pieno il palo. L'ingresso al 31' di Biancu non cambia le carte in tavola, mentre Longo preferisce tenere gli stessi 11 in campo fino al 35', quando Segre, tra l'ovazione del pubblico, lascia il posto a Piccoli. Cinque minuti più tardi arriva anche il turno di Berardi che subentra ad Edera, e subito dopo Compagno entra per Tobaldo. La partita si chiude nella festa granata, con una prestazione che lancia i granata a testa alta verso l'ultimo ostacolo per l'ingresso alle delle Final Eight.
TORINO-CAGLIARI 3-0
Marcatori: 2' Segre, 14' Edera, 7' st Candellone
Torino (4-3-3): Zaccagno; Carissoni, Mantovani, Friedenlieb, Procopio; Zenuni, Osei, Segre (dal 35' st Piccoli); Edera(dal 40' st Berardi), Tobaldo (dal 42' st Compagno), Candellone. A disp.: Cucchietti, Auriletto, Stanghellini, Novello, Benedetti, Ianniello, Tindo, Gjuci, Traore. Allenatore: Moreno Longo
Cagliari (4-3-1-1): Montaperto; Granara (dal 17' st Auriemma), Bernardi, Arca, Pitzalis; , Pennigton, Taccori (dal 31'st Biancu), Cortesi; Murgia; Piras (dal 1' st Arras) Cortesi. A disp.: Galizia, Volteggi, Scanu, Puledda, Manca, Loi, Popiela, Camba. Allenatore: Massimiliano Canzi
Arbitro: Lacagnina (Caltanissetta). Assistenti: Cartaino (Pavia), Affatato (Verbano-Cusio-Ossola)
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