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Guarda un po' chi si rivede. È tempo di tornare a correre per la Primavera del Torino. Dopo un fisiologico e meritato periodo di riposo durante la sosta natalizia, quest'oggi i ragazzi di Coppitelli torneranno sul prato del Filadelfia per provare ad ottenere i tre punti contro la Lazio, nell'ultima giornata del girone d'andata. Quella contro i biancocelesti però, si sa, non è mai una partita come le altre. Dal 2013 al 2015 infatti, l'incrocio tra la selezione giovanile granata e quella capitolina ha quasi sempre regalato emozioni al cardiopalma nelle fasi finali e più concitate del Torneo. Dai quarti di finale persi da mister Longo contro Strakosha e compagni, fino alla Supercoppa alzata al cielo dal Torino il 14 novembre 2015, quella contro la Lazio è una partita speciale per tutti i nostalgici e gli appassionati.
GIOIE E DOLORI - Il binomio Lazio-Torino inizia ad acquisire un certo blasone a partire dalla Final Eight del 2012/2013. Le due compagini si affrontano all'impianto Corrado Bernicchi situato nella città di Castello: in palio c'era l'accesso alla semifinale del campionato. Un ricordo doloroso questo per il Torino. In quel pomeriggio dell'1 giugno 2013 infatti, i ragazzi di Longo dovettero abbandonare i sogni di gloria: a spuntarla per 1-0 fu la formazione di Alberto Bollini, che ottenne il pass per le semifinali grazie a un gol di Lombardi al 55'. Un anno più tardi però, Aramu e compagni ebbero l'occasione di rifarsi. Il Torino riuscì a conquistare la finale scudetto proprio grazie al 4-3 ottenuto contro i biancocelesti. Una partita emozionante, indirizzata dalle doppiette di Aramu e Oikonomidis, ma decisa nei tempi supplementari da Claudio Morra (116'). Il Torino fu poi sconfitto in finale dal Chievo, in un match colmo di rimpianti.
DOLCI RICORDI - Ma la vittoria dello Scudetto arriva. L'anno seguente, nella stagione 2014/2015, i ragazzi di Longo compiono una cavalcata trionfale che sfocia nella finalissima delle Final Eight. Di fronte, nemmeno a dirlo, c'è la Lazio di Simone Inzaghi. La partita regalerà emozioni e colpi di scena: i granata imporranno sin da subito il proprio ritmo sulla partita, con il gol di Simone Rosso in apertura di gara che sembrò mettere la gara in discesa. A un quarto d'ora dalla fine però, i biancocelesti agguantarono l'1-1 con una zuccata di Prce da calcio d'angolo. Dopo 120' di sacrificio e sofferenza, il Campionato Primavera si decise ai rigori. A sbagliare il primo penalty fu il Torino: Debeljuh si fece ipnotizzare da Guerrieri, calciando un rigore lento e prevedibile. Poi però la traversa di Palombi e la parata di Zaccagno su Pollace, permisero ai ragazzi di Moreno Longo di alzare al cielo lo Scudetto Primavera dopo ben 23 anni di astinenza. Una data indimenticabile per tutto il mondo granata: il 16 giugno 2015, allo Stadio Comunale di Chiavari, il Torino Primavera divenne Campione d'Italia per la nona volta nella sua storia.
LA SUPERCOPPA - Ma non è tutto. Già, perché il 14 novembre del 2015 il Torino concesse il bis. A pochi mesi dalla vittoria in Final Eight, la squadra di Moreno Longo si trovò nuovamente di fronte alla Lazio, nella sfida dell'Olimpico Grande Torino valida per la Supercoppa Primavera. Quel giorno, più di 8000 tifosi vestiti di granata affollarono gli spalti dell'impianto per sostenere la selezione giovanile. Dopo 90' intensi e combattuti conclusi sull'1-1, la partita fu decisa ai tempi supplementari. Non bastarono le reti, una per parte, arrivate rispettivamente dai piedi di Cardoselli per la Lazio (47') e Berardi per il Torino (81'). A spuntarla però alla fine fu proprio il Toro. Al 105' Bortoluz scacciò i fantasmi: dopo il rigore sbagliato da Martino in chiusura dei tempi regolamentari, l'attaccante classe 1997 trovò il gol-partita che permise alla compagine allenata da Moreno Longo di alzare al cielo la prima Supercoppa della storia granata.
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